Regionali, Paolo Ferrero (Sinistra europea) a Bari per la lista Lavoro-Ambiente-Costituzione

L'appoggio per Nicola Cesaria: «Fra grandi coalizioni uno scontro teatrale. Nemici degli italiani sono quelli che vanno al Billionaire e portano il Covid»

lunedì 7 settembre 2020 14.16
Ha fatto tappa questa mattina a Bari, nel piazzale del teatro Petruzzelli, il vice presidente del partito Sinistra europea Paolo Ferrero, intervenuto per portare il sostegno dell'organizzazione a Nicola Cesaria, candidato presidente della Regione Puglia per la lista Lavoro-Ambiente-Costituzione.

«Centrodestra e centrosinistra sembrano alle prese con uno scontro titanico, ma nel concreto l'Acquedotto pugliese non è diventato pubblico e lo presiede uno di centrodestra che fu avversario a Bari di Emiliano - ha detto Ferrero. In Puglia il piano di razionalizzazione ospedaliero è un piano di dismissione della sanità pubblica, che obbliga le persone ad andare al privato per curarsi. Bisogna costruire una sinistra al di fuori della rappresentazione teatrale del litigio e che costituisca un'alternativa. Per trent'anni ci hanno raccontato di dover fare i sacrifici, dal '92 hanno iniziato a tagliare e hanno precarizzato il lavoro. Il capitalismo ha basato tutto su sfruttamento di lavoro e natura; non è vero che i soldi non ci sono, bisogna prenderli dai ricchi. I nemici degli italiani girano in jet, portano il Covid facendo le feste al Billionaire».

Per il vice presidente di Sinistra Europea, «L'Italia avrà centinaia di miliardi da spendere, quest'anno andremo al 160% del rapporto fra debito e prodotto interno lordo. Questi soldi vengono conteggiati nel debito e nel deficit; saremo obbligati a dei tagli per rientrare. Per noi i soldi che dà l'Europa non devono essere restituiti; la Banca centrale deve prestare soldi a 100 anni con tassi d'interesse negativi».

Ferrero ha detto ancora: «Vogliamo rendere pubblica la ex Ilva, perché riteniamo che la logica del profitto nel breve tempo produce i disastri ambientali. Ci vuole un intervento pubblico che non abbia come obiettivo il profitto a breve e che metta la salute dei cittadini e dei lavoratori di Taranto al primo posto».