Puglia, Ministero tira le orecchie ad Emiliano: "Ritiri l'ordinanza sulla scuola" ed elenca i fondi stanziati

Il presidente chiedeva ai genitori di scegliere tra didattica in presenza o Dad, ma la Costituzione non prevede una "indiscriminata e pericolosa regionalizzazione del sistema di Istruzione"

domenica 8 novembre 2020 16.41
A cura di Fiorella Barile
L' affondo del Ministero dell'Istruzione nei confronti del presidente della Puglia è forte. Dopo la pubblicazione dell'ordinanza 413 della Regione Puglia che giovedì aveva sancito un ritorno in classe ibrido (chi vuole può tornare e chi non se la sente si collega da casa), è scoppiato il caos. Confusione tra le scuole, confusione in casa tra i genitori. Oggi è arrivata anche la tirata di orecchie da parte del mistero con una lunga nota.
"Stanno pervenendo al Ministero dell'Istruzione - si legge sul sito del Governo - numerose segnalazioni da parte della comunità scolastica pugliese e delle famiglie che manifestano confusione e disorientamento rispetto ad alcuni contenuti dell'ordinanza emanata dalla Regione e alle pronunce di diverso segno da parte del giudice amministrativo pugliese dei giorni scorsi. Nelle prossime ore, nell'ambito dell'esercizio dei consueti canoni di leale cooperazione tra Istituzioni, verrà formalizzata da parte del Ministero dell'Istruzione una richiesta di ritiro o revisione dell'ordinanza regionale che tenga conto di quanto previsto, con grande chiarezza, dal Dpcm dello scorso 3 novembre per le zone cosiddette 'arancioni', Puglia compresa, a tutela del diritto all'istruzione delle studentesse e degli studenti pugliesi, dell'autonomia scolastica, nonché dei principi che sono alla base del Sistema Nazionale di Istruzione. L'obiettivo è scongiurare un insostenibile conflitto tra scuole e famiglie, alimentato da indicazioni che incentivano scelte unilaterali da parte di queste ultime sull'attivazione della didattica a distanza. Una modalità che rischia di costituire un'interruzione di quel dialogo e di quella ricerca di soluzioni condivise su cui si basa da sempre la comunità scolastica stessa, oltre che di trasformare l'Istruzione in un servizio a domanda, quale non è e non può essere, specie nella fascia dell'obbligo. A dirlo è la Costituzione, che non prevede una indiscriminata e pericolosa regionalizzazione del sistema di Istruzione. C'è poi la necessità di preservare l'autonomia delle Istituzioni scolastiche da interventi di dubbia legittimità e congruità previsti dall'ordinanza".

Poi il Ministero punta il dito su come le risorse già erogate anche alla Puglia, siano state spese.
"Quest'anno - si legge - sono stati già oltre 510 i milioni di euro stanziati per le scuole pugliesi, tra fondi per l'edilizia e risorse per l'emergenza, e lo fa in risposta alle parole pronunciate dal Presidente Michele Emiliano nei confronti del sistema scolastico e, in particolare, del Ministero stesso, accusati di non essersi preparati a sufficienza per la ripartenza e per l'eventuale ricorso alla didattica digitale, compresa quella a distanza. Parole che non rendono giustizia al grande lavoro portato avanti fin qui dai docenti, dai dirigenti scolastici, dal personale della scuola tutto, compresi i funzionari e i dirigenti del Ministero e dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, che questa estate hanno lavorato incessantemente per un rientro in sicurezza e anche per preparare il sistema scuola all'eventuale ritorno alla didattica digitale a distanza. A testimoniare questo impegno non ci sono solo i numerosi tavoli regionali che si sono svolti nei mesi scorsi, ma anche tutta la documentazione prodotta, comprese le Linee guida per la didattica digitale integrata fornite alle scuole già in agosto sia per poterla utilizzare, in modo complementare, fin da settembre, nelle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado, sia per fronteggiare un eventuale ritorno alla didattica a distanza".

I DATI DELMINISTIERO SULLE RISORSE STANZIATE IN PUGLIA

Sono oltre 47,5 i milioni stanziati per la didattica digitale nelle scuole pugliesi per investimenti su piattaforme, formazione del personale, per l'acquisto di tablet, pc, connessioni, kit digitali per gli studenti meno abbienti e non solo.
Il fabbisogno di circa 20.000 dispositivi e strumenti digitali per studenti e studentesse in difficoltà registrato in Puglia per la didattica a distanza è stato soddisfatto: grazie alle risorse nazionali e del PON ne sono già stati acquistati, ad oggi, 27.634. E altre risorse sono in arrivo.
Oltre 24 milioni sono stati assegnati alle scuole della Puglia per la ripartenza, attraverso il decreto "Rilancio". Fondi che hanno consentito di attrezzare gli edifici scolastici con igienizzanti, segnaletica, di fare piccoli interventi di manutenzione, di acquistare ulteriori strumenti digitali per le classi.
Altri 3 milioni erano già stati assegnati in precedenza con il decreto Cura Italia, per garantire idonee condizioni igienico-sanitarie dei locali e dispositivi di protezione e igiene personale per l'intera comunità scolastica, anche durante gli Esami di Stato del secondo ciclo.
Sono 155.439 i nuovi banchi monoposto, 45.269 le sedute innovative per le scuole pugliesi.
Sempre per l'emergenza e la ripartenza, alla Puglia sono stati assegnati oltre 152 milioni per assumere organico aggiuntivo a tempo determinato fra Ata e docenti.
Quasi 34 milioni sono stati assegnati agli Enti locali per interventi di edilizia leggera, affitto di spazi aggiuntivi per l'emergenza e per il loro adeguamento all'uso per la didattica. Risorse che si sommano agli oltre 234 milioni assegnati quest'anno alla Regione e agli Enti locali per l'edilizia scolastica intesa come manutenzione straordinaria, piani di messa in sicurezza, antincendio, indagini sui solai.
Il Ministero sta monitorando la spesa relativa ai fondi per l'edilizia leggera da parte degli Enti locali. In Puglia, ad oggi è stato speso il 61,94% delle risorse assegnate rispetto al totale. Quanto alle risorse per affitti, noleggi e adeguamento spazi, solo il 42% degli enti locali beneficiari della Regione Puglia che sono stati autorizzati ha attivato ad oggi contratti di affitto e noleggio per garantire il distanziamento imposto dall'emergenza Covid.