Popolare di Bari, la Procura: «Amministrazione salvò la banca a spese di 70mila azionisti»

L'accusa degli inquirenti: «Sottratti 800 milioni dall'istituto per finanziare impresse fallimentari legate a Jacobini»

domenica 16 febbraio 2020 1.51
«Il doloso progetto degli indagati è stato quello di salvare l'immenso potere di gestione del più grande istituto bancario meridionale, oltre che per arricchimento personale, a spese di 70.000 azionisti, la maggior parte costituita da pensionati, dipendenti, piccoli risparmiatori, che hanno sostanzialmente perso (attesa l'illiquidità) la incredibile somma di 800 milioni di euro raccolti». Lo si legge nel provvedimento con cui la Procura di Bari, a luglio 2019, chiedeva l'arresto degli ex amministratori della Banca Popolare di Bari, Marco e Gianluca Jacobini, padre e figlio nonché ex presidente ed ex co-direttore dell'istituto di credito, finiti in manette il 31 gennaio scorso. Insieme a loro venne arrestato in quella circostanza anche Elia Circelli, responsabile bilanci della banca, mentre per l'ex amministratore delegato Vincenzo De Bustis Figarola c'è stato il provvedimento di interdizione.

Secondo la Procura di Bari, «La sottrazione di questa enorme somma all'economia locale per finanziare imprenditori legati agli Jacobini in imprese fallimentari costituisce un devastante danno per l'economia meridionale».