Patto per la Puglia olivicola, il ministro Centinaio incontra i gilet arancioni in prefettura

Gli agricoltori hanno presentato un documento di dieci punti per risolvere la crisi Xylella e gelate 2018

giovedì 11 aprile 2019 12.34
Il ministro per l'Agricoltura Gian Marco Centinaio a Bari per incontrare in prefettura le istituzioni locali e gli agricoltori della Puglia e fare il punto sulla crisi agricola provocata dal batterio della Xylella che colpisce gli ulivi e dalle gelate del marzo 2018 che hanno messo in ginocchio il settore primario nella nostra regione. Alla riunione nel capoluogo pugliese hanno partecipato il prefetto di Bari, Marilisa Magno, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l'assessore regionale all'Agricoltura, Leonardo Di Gioia, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, le delegazioni dei Gilet arancioni (Confagricoltura, Cia, Copagri, Lega Cooperative Puglia, Confcooperative), Coldiretti e Unaprol.

Proprio i gilet arancioni hanno presentato al ministro Centinaio un documento di dieci punti con proposte per la risoluzione della crisi della Puglia olivicola e dare risposte definitive ad aziende, frantoi, vivai, lavoratori agricoli colpi da Xylella e gelate.

«Si tratta di un documento unitario, che unisce gelate e Xylella, perché il problema dell'olivicoltura pugliese è unico, non esistono divisioni né tra i territori né tra gli agricoltori - ha detto il portavoce dei gilet arancioni Spagnoletti Zeuli. Abbiamo presentato questi pochi punti per dare concretezza al decreto e finalmente dare risposte importanti agli olivicoltori messi in ginocchio dalla Xylella e a quelli gravemente danneggiati dalle gelate. Confidiamo nel Ministro Centinaio per completare questo lavoro iniziato con le nostre mobilitazioni - ha continuato Spagnoletti Zeuli -. Lo spazio per intervenire c'è, non possiamo però più aspettare oltre anche perché le banche iniziano a pressare in maniera insistente le aziende».

«Ci siamo confrontati su quelle che sono le esigenze in Puglia per quanto riguarda le gelate e la Xylella perché in questo momento in Commissione Agricoltura alla Camera stanno votando gli emendamenti per quanto riguarda il decreto Emergenze in agricoltura - ha detto Centinaio. Le associazioni ci hanno dato ulteriori spunti di riflessione, vediamo se li possiamo trasformare in emendamenti». Interrogato sulla modifica del decreto per estendere l'accesso ai fondi anche ai piccoli imprenditori senza partita Iva, il ministro risponde: «È quello che stiamo cercando di capire anche noi dagli eventuali emendamenti che arriveranno nel decreto».

«Per affrontare l'emergenza serve un intervento mirato – ha aggiunto il presidente di Coldiretti Puglia, Muraglia - per consentire ai produttori di rimanere competitivi e non essere condannati all'irrilevanza in un settore fondamentale per il Made in Italy, rimpinguando il Fondo di Solidarietà Nazionale che ha risorse limitate e parametrando l'intervento dedicato alla copertura dei costi sostenuti dalle imprese olivicole per gli interessi sui mutui bancari in misura proporzionale all'effettivo costo. Va garantita la sopravvivenza dei frantoi con l'integrazione al reddito e il sostegno all'occupazione attraverso l'esonero dei contributi previdenziali e gli sgravi dei contributi per i lavoratori».

Nel documento consegnato nelle mani di Centinaio, i gilet arancioni hanno proposto l'individuazione della quantità di risorse destinate alle gelate Puglia a valere sul fondo di solidarietà nazionale, con un investimento previsto di almeno 30 milioni. Si chiede, oltre a una serie di misure concrete per l'agricoltura salentina falcidiata dal batterio, la conversione in legge del decreto emergenze modificato e migliorato entro fine Aprile perché le aziende pugliesi hanno esaurito tutte le riserve finanziarie e le banche, in assenza di declaratoria, stanno operando processi pericolosissimi per il futuro delle aziende.

Da Coldiretti Puglia, invece, la proposta - fra le altre - è di avviare un nuovo piano olivicolo nazionale ("Piano 2.0") per rilanciare il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati, per modernizzare gli impianti olivicoli, puntando sulle coltivazioni nazionali che rappresentano il patrimonio di biodiversità, favorendo lo sviluppo e la sottoscrizione di contratti di filiera. Coldiretti Puglia chiede, inoltre, di garantire adeguate risorse al fondo di solidarietà nazionale per far fronte alle pesanti calamità che hanno colpito la Puglia, con il dimezzamento della produzione nazionale di olio di oliva che ha messo in ginocchio il settore.