Lavori per la fogna in corso in via De Napoli. Da Aqp 125 milioni per cantieri a Bari

Avanzano le operazioni per il depuratore Ovest, c'è il progetto per il potenziamento a Est. Sversamenti a Pane e Pomodoro: si passa alle contromisure

giovedì 9 maggio 2019 13.52
A cura di La Redazione
Partiti i lavori in via Michele De Napoli, nel quartiere Picone di Bari, per il rifacimento e il potenziamento delle reti fognarie. Si tratta di un intervento che s'inserisce negli investimenti da 125 milioni messi in campo da Acquedotto pugliese sul territorio cittadino di Bari.

«Stamattina - ha spiegato il sindaco Decaro a margine del sopralluogo - siamo stati in via De Napoli, con Acquedotto Pugliese, su un cantiere importante per la nostra città e per l'intera area Metropolitana. Saranno infatti sostituite le tubature della fogna nera, un pezzo di un processo più grande che comprende 8 grandi progetti, a partire dall'adeguamento dei due grandi depuratori, quello di Bari ovest al San Paolo, ormai quasi terminato, e quello di Bari est. Queste sono opere poco visibili dai cittadini ma che servono a migliorare di molto la qualità della vita in città. Basti pensare al lavoro che si sta facendo per migliorare la qualità delle acque o dell'aria, in modo da continuare ad investire sulla nostra costa e dall'altro lato, con i progetti avviati dal Comune, si sta intervenendo sulla sicurezza delle strade, per evitare gli allagamenti».

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Nel dettaglio, tra i progetti presentati «L'intervento più importante è sicuramente la separazione della fogna nera dalla fogna bianca nella zona a monte del canale Picone, un intervento da 29 milioni di euro che partirà tra un paio di mesi e farà in modo che, durante le giornate di forte pioggia, non si riversino mai più liquami nel mare di Pane e Pomodoro - ha detto il primo cittadino. Su questo fronte siamo già intervenuti, con un lavoro da 2 milioni di euro che ha notevolmente diminuito gli sversamenti. Contestualmente sono partiti 10 progetti comunali per migliorare la fogna bianca perché nella nostra città ci sono 1.100 chilometri di strade e solo 170 chilometri sono serviti da fogna bianca, il 15%. Per questo, quando piove molto, le strade vanno in carico e si allagano. Ma stiamo lavorando perché questo fenomeno si riduca. In questi cinque anni abbiamo iniziato con le zone più complicate, come i sottopassi, e continueremo con altri 190 chilometri in tutta la città. Per ora non possiamo coprire tutti i 1.100 chilometri, ma è un intervento di cui Bari ha bisogno da tempo e un pezzo alla volta chiediamo i finanziamenti regionali utili per migliorare le condizioni delle nostre strade e di tutta la città».

cantiere via de napoli
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«Il nostro impegno sulla città di Bari — fa eco Simeone di Cagno Abbrescia, presidente di Acquedotto Pugliese - è garantire un servizio idrico integrato che soddisfi le esigenze dei nostri cittadini. Stiamo lavorando a pieno ritmo per realizzare nel minor tempo possibile tutti gli interventi previsti, nella consapevolezza che una gestione più efficiente della risorsa idrica, in tutte le sue fasi, possa contribuire allo sviluppo economico e turistico del capoluogo pugliese. Nostro obiettivo è superare definitivamente le problematiche legate alla depurazione attraverso interventi radicali volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini baresi».

I cantieri aperti

Interventi cospicui sono in corso in diverse parti della città, a partire dal depuratore di Bari ovest, a servizio dei rioni Libertà, Fesca-San Girolamo, Palese-Santo Spirito, parte del Murat e Zona industriale (più paesi limitrofi come Modugno, Grumo, Binetto, Bitetto, Toritto, Palo, Bitritto). Si tratta di un investimento da 30 milioni di euro, con conclusione dei lavori prevista entro fine 2019, per il potenziamento della linea delle acque e dei fanghi, la combustione di biogas per produrre energia elettrica e il miglioramento del trattamento dell'aria.

Discorso analogo per il depuratore Bari est (Picone-Poggiofranco, Ceglie-Carbonara-Loseto, Torre a Mare, Japigia, Carrassi-San Pasquale, Adelfia, Bitritto, Noicattaro, Rutigliano, Sannicandro, Triggiano, Valenzano, Capurso, Cellamare), per il quale sono in fase di approvazione i progetti per i lavori di potenziamento. Investimento previsto di 25,5 milioni e durata di circa 18 mesi.

Da risolvere in vista dell'estate è il problema della commistione di acque nere e acque meteoriche, che spesso crea problemi di agibilità alla spiaggia di Pane e pomodoro. Si è appena concluso un primo intervento da 2,3 milioni, cui farà seguito un secondo da 29 milioni. Nel primo caso si è provveduto a eliminare le interferenze, dovute a rotture e condotte obsolete, del canale Picone con diverse reti distribuite nelle vie di Bari, con riferimento a quelle dei quartieri Picone, Madonnella e Carrassi. Il secondo intervento, che partirà probabilmente entro il 2019, riguarderà in maniera più strutturata gli stessi quartieri, con la modifica di dimensioni e percorsi di alcune dorsali della rete di fogna fra il Picone e i collettori Alto e Matarrese.

Aqp riferisce, inoltre, che sono terminate le opere di manutenzione straordinaria dell'impianto di sollevamento sul lungomare IX maggio, a San Girolamo, per un investimento da 1 milione. Nelle zone periferiche di Bari l'investimento di Aqp sarà di 16,5 milioni per il completamento di reti idriche e fognarie lunghe oltre 26 chilometri, e per l'ultimazone di 5 nuovi impianti di sollevamento. Il progetto è al vaglio dell'Autorità idrica pugliese, e prevede lavori della durata di 3 anni e mezzo.

Accanto a questi progetti ci sono le opere eseguite con le manutenzioni straordinarie con 2 accordi quadro, rispettivamente 500.000 e 1.100.000 in corso di ultimazione, che hanno permesso di risolvere tantissime criticità. Le 5 principali sono state: il sottovia generale Bellomo a Santa Fara con 4 pozzi anidri, 50 caditoie, 1 impianto di trattamento; via re David con 150 metri di nuove condotte e 101 caditoie; via Pansini con 10 caditoie; sottovia Camillo Rosalba con 1 pozzo anidro; sottovia Michele Cifarelli con 9 caditoie.

A questi interventi si aggiungono circa 38 km di pulizia ed espurghi di condotte e circa 1600 caditoie e tombini completamente disostruiti e riportati a completa funzionalità.