Nomina di Spina a InnovaPuglia non fu abuso d'ufficio, archiviate indagini su Emiliano
Per i pm le irregolarità nell'ingresso sarebbero state commesse dell'ex sindaco di Bisceglie, incompatibile per la legge Severino
venerdì 12 giugno 2020
10.52
Si è chiusa con l'archiviazione l'inchiesta in cui il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano era indagato per abuso d'ufficio, in relazione alla nomina nel Consiglio di amministrazione di InnovaPuglia, società in house della Regione, dell'allora sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, ritenuto incompatibile dalla Gdf in base alla legge Severino. La nomina di Spina, che risale al 2017, è stata considerata legittima dalla Procura di Bari; la pm Chiara Giordano ha formulato la richiesta di archiviazione accolta dal gip Antonella Cafagna.
Secondo gli inquirenti, infatti, fu proprio Spina a omettere «Una informazione dovuta e rilevante». Per «ritenere che Emiliano abbia commesso un abuso d'ufficio, bisognerebbe dimostrare il concorso nel reato di falso commesso da Spina», ritengono i pm.
Spina, essendo all'epoca dei fatti ancora sindaco di Bisceglie e avendo contenziosi civili aperto con la Regione Puglia a causa di incarichi legali svolti in precedenza, non avrebbe potuto assumere posizioni nella società in house. Secondo quanto accertato dalle indagini, infatti, Spina sarebbe potuto essere nominato nel Cda di InnovaPuglia solo all'atto della presentazione della documentazione che attestasse l'assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità in base alla legge Severino.
Spina avrebbe quindi inviato alla Regione, il 16 agosto del 2017, dopo che la nomina era diventata esecutiva, una dichiarazione in cui spiegava di essere sindaco di Bisceglie ma si impegnava a non assumere deleghe o poteri di rappresentanza in InnovaPuglia.
Secondo gli inquirenti, infatti, fu proprio Spina a omettere «Una informazione dovuta e rilevante». Per «ritenere che Emiliano abbia commesso un abuso d'ufficio, bisognerebbe dimostrare il concorso nel reato di falso commesso da Spina», ritengono i pm.
Spina, essendo all'epoca dei fatti ancora sindaco di Bisceglie e avendo contenziosi civili aperto con la Regione Puglia a causa di incarichi legali svolti in precedenza, non avrebbe potuto assumere posizioni nella società in house. Secondo quanto accertato dalle indagini, infatti, Spina sarebbe potuto essere nominato nel Cda di InnovaPuglia solo all'atto della presentazione della documentazione che attestasse l'assenza di cause di incompatibilità e inconferibilità in base alla legge Severino.
Spina avrebbe quindi inviato alla Regione, il 16 agosto del 2017, dopo che la nomina era diventata esecutiva, una dichiarazione in cui spiegava di essere sindaco di Bisceglie ma si impegnava a non assumere deleghe o poteri di rappresentanza in InnovaPuglia.