Mascherine e dispositivi di protezione contraffatti, altro maxi sequestro in provincia di Bari

I commercianti che vendevano i prodotti non conformi rischiano una sanzione dal 25mila euro

sabato 14 marzo 2020 10.53
Altro maxi sequestro di mascherine e dispositivi di protezione individuale in provincia di Bari, dopo quello dei giorni scorsi. In attuazione dell'indirizzo strategico fornito dal comando generale della Guardia di finanza ai reparti territoriali e delle direttive del comando regionale Puglia, il comando provinciale di Bari ha intensificato le attività di controllo economico del territorio e del web per contrastare le condotte di chi - approfittando dell'attuale situazione emergenziale correlata alla crescente diffusione del virus COVID-19 (Coronavirus) - pone in essere pratiche commerciali disoneste, truffe e frodi in danno della popolazione, con la vendita di prodotti sanitari a prezzi esorbitanti o non conformi alle norme.

In questo quadro il I Gruppo Bari e il Gruppo Barletta hanno eseguito un ulteriore rilevante sequestro amministrativo nelle province di Bari e BAT di oltre 5.300 articoli sanitari, tra mascherine di protezione individuale, detergenti e guanti in lattice, commercializzati in violazione delle disposizioni recate dal Codice del consumo e in materia di sicurezza prodotti. Le fiamme gialle del i gruppo di Bari e del gruppo Barletta hanno stretto il cerchio attorno ai commercianti truffaldini.

Infatti, i militari della Compagnia di Altamura hanno sottoposto a sequestro amministrativo presso una locale ferramenta nonché un commerciante di saponi e detersivi di Gravina in Puglia (BA) oltre 1.000 mascherine di protezione individuale non sicure per la salute dei consumatori, in quanto prive di marcatura e di indicazioni in lingua italiana.

La Compagnia di Monopoli ha, invece, sequestrato - sempre amministrativamente - presso due supermercati di Conversano (BA) e Polignano a Mare (BA) nonché presso una profumeria di Monopoli (BA) oltre 3.300 tra igienizzanti e guanti in lattice privi di etichettatura in lingua italiana, che non offrivano, quindi, alcuna garanzia sulla loro composizione nonché sulla loro sicurezza ed efficacia.

Anche la Compagnia di Trani e la Tenenza di Molfetta hanno effettuato presso due farmacie, rispettivamente, a Ruvo di Puglia (BA) e a Terlizzi (BA) un sequestro di circa 750 mascherine non conformi alla normativa in materia di sicurezza prodotti e prive del marchio .

Infine, la Compagnia di Andria e la Compagnia di Barletta - a seguito di specifiche segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità 117 della Guardia di Finanza - hanno sequestrato presso due farmacie, rispettivamente, ad Andria (BAT) e a Barletta (BAT) altre 260 mascherine, anch'esse non in linea con le pertinenti prescrizioni in materia di sicurezza prodotti.

Al termine delle operazioni, i titolari delle attività economiche sono stati segnalati alle competenti Camere di Commercio e ora rischiano una sanzione amministrativa fino a oltre 25.000 euro, la cui misura sarà determinata, in ogni singolo caso, facendo riferimento al prezzo di listino di ciascun prodotto ed al numero delle unità poste in vendita.