Marinella Anaclerio: “Lo sciopero di oggi, una grande prova di Valore Civile”

“Dialoghi sulla drammaturgia”, con la regista per riflettere su temi contemporanei

venerdì 15 marzo 2019 19.00
A cura di Guerino Amoruso
Marinella Anaclerio, regista, drammaturga e attrice è stata la seconda protagonista della rassegna "Dialoghi sulla drammaturgia" alla sua terza edizione. Un ciclo di tre incontri, il primo con Damiano Nirchio, per un confronto con drammaturghi pugliesi sulle pratiche della scrittura per il teatro. Un'ottima occasione per riflettere attraverso i classici del Teatro, su ciò che accade nel presente e su come il teatro può diventare fondamentale per educare e formare le nuove generazioni secondo i modelli ereditati dall'antichità classica.

Citando il testo di Dennis Kelly in Love & Money "C'è questa cosa del vivere per lavorare e del lavorare per vivere, e non mi ricordo qual è quella giusta...", l'artista pone attenzione sul rapporto tra l'avere e l'essere da diverse angolazioni.
"I tempi in cui noi viviamo - spiega Marinella Anaclerio - sono il frutto di un epoca in cui la parola consumismo si è consumata tanto, ormai stiamo vivendo l'epilogo del consumismo, perché abbiamo consumato tutto e si è verificato il crollo di un sistema. E quando tu sei cresciuto pensando che devi avere e non dai nessuna importanza al fatto che essere è già una forma di successo, è chiaro che hai difficoltà a mandare avanti la tua vita. Il sistema è in crisi per questo motivo e se abbiamo una popolazione in questo momento confusa è perché ha fatto confusione su questo".

Ma le nuove generazioni come si rapportano a tutto questo secondo il suo pensiero?
"Si può dire che vengono da un deserto e lo sciopero di oggi è una grande prova. É come se in questo momento hanno portato fino in fondo il concetto di avere. Le loro speranze non sono più di avere, le hanno messe da parte e adesso istintivamente per salvarsi stanno iniziando a cercare l'essere e quindi noi dobbiamo essere pronti a indirizzarli verso che cosa significa essere, in tutti i rami della cultura che sia l'educazione scolastica, il teatro o la letteratura. Questo è un momento in cui veramente io credo nel potere della paideia del Teatro. La paideia, non è l'educazione intesa come educazione scolastica ma è l'educazione di una generazione. Per il greco andare a teatro era studiare ma non studiare il mio tema intimo cioè quello che è la mia vita intima, ma studiare il mio essere insieme agli altri, il mio valore civile. Ecco, questo adesso noi dobbiamo imparare a mettere avanti al nostro vivere".

Gli incontri, organizzati dalla Compagnia Acasa in collaborazione con la Libreria Prinz Zaum, si inseriscono in un unico percorso che intende approfondire la conoscenza della drammaturgia creando uno spazio di confronto con alcuni dei drammaturghi pugliesi. Il prossimo giovedì 21 marzo alle 18.30 in Libreria si terrà il terzo ed ultimo appuntamento con l'artista Lisa Masellis, coreografa, insegnante e performer.