Lorenzo morto in un progetto scuola-lavoro, anche Bari si mobilita

Presidio all' USR in via Castromediano alle ore 10 di venerdì 28 gennaio

martedì 25 gennaio 2022 12.39
Bari si mobilita e scende in piazza dopo la morte di Lorenzo Parelli, studente di Udine, di soli 18 anni, avvenuta in una azienda dove il giovane si trovava per un progetto scuola-lavoro.

La morte di Lorenzo ci ha lasciato sbigottiti, addolorati, spezzati dal dolore - scrivono dall'Esecutivo Nazionale Cobas Scuola - Il nostro primo pensiero va alla famiglia e agli amici, ma interroga anche pesantemente tutto quel mondo della scuola che ha accolto acriticamente la pratica di allontanamento di giovani studenti e studentesse dalle aule scolastiche per metterli a disposizione come manovalanza di aziende private. Gli ottusi o interessati cantori dell'Alternanza Scuola-Lavoro (ipocritamente ribattezzata Pcto-Percorsi per le competenze Trasversali e l'Orientamento) oggi restano in silenzio».

«La malascuola renziana - prosegue la nota - ha introdotto questa attività rigorosamente obbligatoria nel percorso di istruzione scolastica con il fine malcelato di insegnare alle giovani generazioni le basi fondamentali (ideologiche e pratiche) del mondo del lavoro nell'epoca del neoliberismo trionfante: precarietà, dequalificazione, sfruttamento e, compreso nel pacchetto, la (mancanza di) sicurezza. È questa una delle piaghe che colpisce da anni lavoratrici e lavoratori a ritmi assurdi, con più di tre incidenti mortali al giorno, tanto da farci dire che non si tratta di "incidenti", ma di un vero e proprio rischio calcolato dalle aziende per imporre ritmi e organizzazione della produzione insopportabili».

«Solo il movimento studentesco, che sta rialzando la testa dopo due anni di reclusione psicologica, denuncia l'Asl/Pcto come una malapratica da abolire, per riportare nelle aule studenti e studentesse: non si migliora la scuola allontanando dall'istruzione, ma rendendo migliore la scuola eliminando le classi-pollaio, aumentando gli organici e attrezzando laboratori e aule di strumenti adeguati e ammodernati - concludono - Con la morte nel cuore, oggi entreremo nelle classi e denunceremo nuovamente queste mancanze ministeriali e governative. Chiediamo di sapere se, dopo questo tragico evento, i Dirigenti dei vari USR e assessori regionali all'istruzione continueranno a presentare con la stessa enfasi gli inutili premi dei progetti di alternanza scuola lavoro del territorio nazionale, in interminabili e soporifere conferenze online, cui le nostre classi devono sottoporsi per racimolare qualche ora in più. Chiediamo se il Ministero intenda interrompere questa farsa o se neanche un evento così grave come quello di Udine servirà a smuovere gli interessi economici che stanno dietro a questo disegno. Come Cobas chiediamo al ministero l'eliminazione dei percorsi di Pcto nelle scuole».

A Bari ci sarà un presidio all' USR in via Castromediano alle ore 10 di venerdì 28 gennaio.