Locus festival, i problemi tecnici fanno arrabbiare Calcutta sul palco

Il cantante laziale ha più volte ribadito di ascoltare molto male la propria voce in spia

domenica 11 agosto 2019 14.26
A cura di Riccardo Resta
Ultimo concerto di "Evergreen tour 2019" per il cantautore indie pop Calcutta (al secolo Edoardo D'Erme) all'insegna delle polemiche. La tanto attesa data al campo sportivo di Locorotondo per il cartellone del quindicesimo Locus festival, infatti, non è stata contrassegnata dalla buona sorte per il famoso artista laziale. Calcutta, già presentatosi al suo pubblico con la mano destra ingessata, ha per ben tre volte lamentato durante lo spettacolo di ieri sera di avere problemi tecnici che gli hanno impedito per buona parte dell'esibizione di ascoltare chiaramente la propria voce nei monitor spia e negli in-ear.

Il tanto amato artista ha voluto scusarsi con il pubblico per la sua arrabbiatura, precisando però il desiderio di cantare al massimo delle sue possibilità per l'ultimo concerto di una tournée lunghissima e ricca di successi. «Vorrei cantare bene per voi ma purtroppo non sento niente. Non penso ci sia un responsabile, ma se c'è gli dedico questa canzone con un grande "vaffa"», la rabbia di Calcutta sul palco del Locus.

Fortunatamente, però, i guai tecnici non hanno inficiato la prestazione vocale dell'artista, che anzi ha mostrato sangue freddo e ottima padronanza dello strumento. Quasi due ore di concerto per l'estasi del pubblico pugliese, coinvolto sui grandi successi (Kiwi, Orgasmo, Oroscopo, Paracetamolo, Sorriso, Gaetano, Frosinone, Pesto), così come sui brani più di nicchia (Rai, Cane, Arbre Magique).

Insomma, tutti contenti a fine serata, anche lo stesso Calcutta, che ha chiuso la sua esperienza live per quest'anno con il duetto insieme all'amico Giorgio Poi.