Liceo Scacchi, niente giornata dello studente per chi ha scioperato

Unione degli studenti Bari: «Gravissimo atto di repressione», la scuola: «Venuti meno ad un accordo»

sabato 17 novembre 2018
A cura di Elga Montani
Uno sciopero degli studenti ieri mattina che sta portando con sé diversi strascichi, non solo a livello nazionale ma anche a Bari. Nella nostra città ieri in serata è nato un "caso" proprio a causa della partecipazione allo sciopero di alcuni studenti. Succede al Liceo Scientifico Scacchi dove il dirigente scolastico, con una nota, ha comunicato: «che le classi che oggi (ieri ndr), 16 novembre, hanno aderito allo sciopero, o nelle quali vi sia stato un notevole numero di scioperanti, non parteciperanno alle attività previste per la giornata dello studente e svolgeranno regolare lezione. Questo perché è venuto meno per loro l'accordo definito con i rappresentanti di istituto di organizzare le attività di sabato 17 a scuola in quanto gli studenti dello Scacchi non intendevano aderire allo sciopero indetto da una organizzazione studentesca per la giornata odierna».

Levata di scudi da parte di studenti e associazioni studentesche che parlano di un "gravissimo atto di repressione". «Manifestare è un diritto di tutte e tutti, sancito nel D.P.R. 249/98 "Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse" all'articolo 4, e non può essere limitato in alcun modo - sottolinea l'Unione degli studenti di Bari - Per questo riteniamo molto grave le disposizioni del Dirigente G. Magistrale sulla giornata di domani e ne chiediamo l'immediato ritiro. Domani segnaleremo all'Ufficio Scolastico Provinciale la situazione e richiederemo provvedimenti per il sopracitato Dirigente Scolastico, non nuovo a questo tipo di atti vergognosi e diseducativi oltre che lesivi di ogni diritto».

Ma il dirigente scolastico non ci sta e ribadisce sulla pagina Facebook della scuola: «Ho concesso ben due giorni di discussione, giovedì e sabato, sui temi oggetto della giornata dello studente, e questo in alternativa allo sciopero di venerdì, come richiesto esplicitamente dai rappresentanti. Non potete accettare queste giornate e contemporaneamente scioperare. Chi ha scioperato non usufruisce dell'accordo. È il minimo».