Il dottor Guido Di Sciascio eletto presidente nazionale della Società italiana di Psichiatria

Il direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Bari guiderà la SIP per il triennio 2025–2028

domenica 9 novembre 2025 12.48
Il direttore del Dipartimento di salute mentale della ASL di Bari, dottor Guido Di Sciascio, è il nuovo presidente nazionale della Società italiana di Psichiatria. La proclamazione è avvenuta oggi al termine del 50° Congresso nazionale SIP che si è tenuto a Bari, presso la Fiera del levante, dal 5 all'8 novembre. Di Sciascio, eletto insieme ad Antonio Vita, ordinario di Psichiatria all'Università di Brescia, sarà in carica per il triennio 2025–2028.

«Siamo profondamente orgogliosi di questa elezione – dichiara Luigi Fruscio, direttore generale della ASL Bari – perché rappresenta un riconoscimento di altissimo valore per il dottor Di Sciascio e per tutta la nostra comunità professionale.
La salute mentale è una priorità assoluta per il nostro sistema sanitario e un ambito in cui la competenza e la sensibilità dei professionisti fanno la differenza nella vita delle persone. Questa nomina conferma la qualità del lavoro svolto nel nostro territorio e apre nuove prospettive di crescita».

Il dottor Guido Di Sciascio, psichiatra e dirigente di lunga esperienza, ha dedicato la sua carriera alla costruzione di un modello di psichiatria pubblica fondato sulla presa in carico globale della persona, sull'integrazione tra servizi territoriali e ospedalieri e sulla valorizzazione delle équipe multidisciplinari.

«Il mio percorso nella società Italiana di psichiatria - ha commentato il neo presidente - è cominciato oltre venticinque anni fa: in tutti questi anni mi sono impegnato a promuovere percorsi diagnostico-terapeutici innovativi, ma anche – e soprattutto – a costruire relazioni empatiche di fiducia, convinto che la competenza scientifica e la dimensione umana siano inseparabili. La mia presidenza - ha concluso - sarà dedicata a rafforzare il ruolo della psichiatria pubblica e del modello dipartimentale, ma anche a promuovere una governance condivisa con tutte le componenti ospedaliere e universitarie, che mette al centro i pazienti e le famiglie. Credo in una SIP trasparente, capace d'innovazione, partecipata, radicata nei territori, al servizio della salute mentale».