I lavoratori di pulizie e multiservizi annunciano lo sciopero per il 13 novembre: «Subito rinnovo contratto»

Lo stato di agitazione è stata proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti: «Operatori fondamentali che non hanno diritti»

mercoledì 11 novembre 2020 15.02
Filcams Cgil Puglia, Fisascat Cisl Puglia e Uiltrasporti Puglia proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori delle imprese di pulizia e multiservizi per venerdì 13 novembre. L'annuncio arriva da Barbara Neglia (segretario generale Filcams Cgil Puglia), Antonio Arcadio (segretario Fisascat Cisl Puglia) e Vincenzo Boffoli (segretario Uiltrasporti Puglia), che in una nota congiunta scrivono: «Non rispettano gli impegni e gli affidamenti, hanno fatto saltare tutti gli incontri programmati, hanno prodotto una strumentale dilatazione dei tempi negoziali, hanno messo in discussione diritti e tutele e la definizione di un aumento salariale congruo e dignitoso».

I sindacati puntano il dito contro il dietrofront delle rappresentanze datoriali del settore che opera prevalentemente negli appalti pubblici sordi alle richieste dei sindacati che pretendono il rinnovo del contratto, scaduto ormai da 7 anni.

«Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi in appalto di pulizia e sanificazione - proseguono i tre segretari sindacali - svolgono un ruolo essenziale per il contenimento del contagio nei presidi ospedalieri, nelle Rsa, nelle case di cura, nelle scuole, nelle università, nei tribunali, nelle fabbriche e negli uffici pubblici e privati, esponendosi in prima linea per garantire l'accessibilità dei luoghi che, senza la loro opera, non sarebbe possibile. Dato che le associazioni datoriali continuano a ignorare le nostre continue richieste, venerdì 13 novembre le segreterie nazionali hanno proclamato lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori del settore pulizie e multiservizi, che già da settimane stanno protestando attraverso iniziative messe in campo dai sindacati unitari del settore, a cui le aziende non hanno minimamente risposto. per questo diciamo "basta". il contratto va firmato e subito. Diversamente è sciopero».