Gravina in Puglia, sospetti sulla vendita dei buoni spesa. Il sindaco: «Vi faccio arrestare»

La denuncia del primo cittadino Alesio Valente: «Stiamo facendo i controlli. Obbligatorio esibire carta d'identità»

giovedì 2 aprile 2020 14.55
A Gravina in Puglia circolano sospetti sulla vendita dei buoni spesa emessi dal Comune con i fondi stanziati dal Governo per sostenere le famiglie in difficoltà durante l'emergenza Coronavirus. A dirlo è Alesio Valente, sindaco della cittadina murgiana, con un video su Facebook: «Mi segnalano furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa. Ve lo dico subito: vi mando in galera».

Il primo cittadino del comune in provincia di Bari dice di aver avuto notizia di «Qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio, se il buono ha il valore di 100 euro, qualcuno se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli, ma se fosse vero si tratterebbe di un atteggiamento vergognoso».

A seguito delle segnalazioni e dei sospetti, il Comune di Gravina ha modificato le modalità di acquisto con i buoni erogati dall'ente pubblico, che dovranno essere accompagnati da copia di un documento di identità alla cassa del negozio così da non poterli rendere cedibili».