Giro di scommesse illegali online, patteggiano in quattordici. C'è anche Tommy Parisi

Gli imputati hanno concordato pere fra i tre anni e i 16 mesi di reclusione. Maxi sequestro di beni da 20 milioni

sabato 21 dicembre 2019 16.00
In quattordici patteggiano pene tra i tre anni e i 16 mesi di reclusione in carcere per il caso del giro di scommesse illegali online. Tra loro c'è anche il cantante Tommy Parisi, figlio del boss Savinuccio, a capo dell'omonimo clan di Japigia. Sono tutti coinvolti nell'indagine della Dda di Bari su un presunto giro di scommesse online illegali, e sono accusati a vario titolo dei reati di associazione a delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio, truffa e reati tributari, raccolta abusiva di scommesse, trasferimento fraudolento di valori e intestazione fittizia di beni con l'aggravante mafiosa.

Oltre a Parisi, tra gli imputati che hanno patteggiato la pena compaiono anche Vito Martiradonna e i figli Michele e Mariano, accusati di aver dato vita tra il 2009 e il 2018 a un sistema transnazionale di scommesse illegali su internet. Secondo l'accusa, infatti, i tre avrebbero stretto accordi con clan criminali stanziati in Sicilia, Campania e Calabria.

Tommy Parisi, dalla sua, ha patteggiato la pena a un anno e dieci mesi di reclusione. Il cantante è accusato di trasferimento fraudolento di valori con l'aggravante mafiosa; deve rispondere all'accusa di intestazione fittizia quattro centri scommesse con sede a Bari e in provincia ad altrettanti prestanome.

Il gup Francesco Mattiace, che ha firmato le richieste di patteggiamento dei quattordici imputati, ha disposto il sequestro di beni per un valore di 20 milioni di euro. Tra i beni oggetto del sequestro compare anche la barca a vela 'Black Sam', a bordo della quale fece il giro del mondo in difesa degli oceani un ex deputato del Movimento 5 Stelle, che è risultato completamente estraneo all'inchiesta e ignaro che l'imbarcazione, di proprietà di una società maltese, appartenesse a Santino Concu, uno degli imputati nel caso scommesse online.

Oltre alla barca sono stati confiscati immobili a Bari, Foggia e Londra, auto, moto, sale scommesse e 16 società con sede in Italia e a Malta, Curacao, Isole Vergini e Seychelles, conti correnti, orologi, gioielli con perle e brillanti e 50 borse di marche di lusso.