Giornata contro la violenza sulle donne, Decaro: «Il ricordo non basta. Bisogna agire»

Diverse le iniziative in città questa mattina

venerdì 25 novembre 2022 15.51
In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra oggi, l'amministrazione comunale ha promosso una serie di appuntamenti per ricordare le vittime di femminicidio della città di Bari e sensibilizzare l'opinione pubblica su questo fenomeno drammatico, che purtroppo registra una crescita costante.

Il programma ha previsto la deposizione da parte del sindaco Decaro di un mazzo di fiori nel camerino del teatro Petruzzelli intitolato ad Anna Costanzo. A seguire l'assessora al Welfare Francesca Bottalico e la presidente del Municipio IV Grazia Albergo hanno deposto una corona di fiori a Ceglie del Campo, nel giardino Vittime di femminicidio - Chiara Brandonisio. L'assessora alle Culture Ines Pierucci ha partecipato, invece, alla cerimonia organizzata nel giardino intitolato a Palmina Martinelli, in via Mauro Amoruso con angolo viale Kennedy, mentre l'assessora allo Sviluppo economico Carla Palone e il presidente del Municipio V Vincenzo Brandi hanno deposto una corona di fiori presso la targa stradale di via Santa Scorese, a Palese Macchie.

Sulla facciata di Palazzo di Città, inoltre, è stato affisso un banner in memoria di Mahsa Amini, la donna iraniana arrestata il 13 settembre scorso dalla polizia morale iraniana e poi uccisa.

«Oggi è la giornata mondiale contro la violenza di genere - ha dichiarato Decaro -. La violenza ha tante forme, alcune lasciano i lividi addosso, altre non lasciano segni sulla pelle, ma provocano lo stesso dolore. Tante volte purtroppo ancora oggi la violenza uccide. Come ogni anno abbiamo ricordato le vittime di femminicidio a cui la nostra città ha dedicato un luogo o una targa per lasciare traccia della loro vita e permettere a tutti di far conoscere le loro storie. Ma sappiamo che in queste situazioni il ricordo non basta. Bisogna agire, sul piano educativo e culturale promuovendo percorsi di educazione all'effettività sana e paritaria, e sul piano materiale offrendo un'alternativa concreta alle donne che scelgono di denunciare e allontanarsi da situazioni di violenza».