Fogna nera tra Madonnella e San Pasquale si va verso lo sblocco dei fondi

Galasso: "Nuovo impianto di sollevamento liquami in via Oberdan servirà ad alleggerire il carico della condotta Matteotti in caso di piogge abbondanti"

mercoledì 24 ottobre 2018 19.44
Si è svolto oggi nella sede di RFI - Rete ferroviaria italiana un incontro tra Comune di Bari e rappresentanti di RFI, Ferrovie Sud Est, AQP e AIP – Autorità idrica pugliese. Occorre infatti sbloccare il progetto da 26 milioni di euro predisposto da AQP per realizzare nuovi tronchi di fogna nera e purificare la condotta Picone-Matteotti attraverso una nuova rete di captazione e la nuova allocazione dell'impianto di sollevamento, oggi in piazza Diaz, a ridosso della zona del passaggio a livello di via Oberdan.
Il progetto definitivo redatto da AQP ha infatti bisogno di completare il complesso iter autorizzativo mediante l'acquisizione di tutti i pareri, tra i quali quelli dei soggetti ferroviari RFI e Sud Est in quanto si sviluppa in stretta correlazione con le opere previste nell'ambito del "collo d'oca", lo spostamento del fascio di binari della direttrice per Lecce che correrà in affiancamento a quelli delle Sud Est.
"L'incontro odierno voluto dall'amministrazione - ha spiegato l'assessore Giuseppe Galasso - è stato necessario per comprendere e superare alcune criticità legate alla vicinanza delle diverse infrastrutture ferroviarie, fognarie e stradali. Abbiamo effettuato una prima disamina dei principali problemi , valutandoli tutti risolvibili, e ci siamo dati appuntamento per i primi giorni di novembre con i progettisti delle reti ferroviarie e di AQP per definire alcuni importanti aspetti di dettaglio. L'obiettivo condiviso è quello di indire quanto prima la gara per appalto integrato che contemplerà sia la progettazione esecutiva che l'esecuzione dei lavori a cura di AQP, un intervento ambizioso e importante, teso a modificare la rete di fognatura nera di zone rilevanti della città, quali i quartieri Madonnella e San Pasquale, e a ridurre gli apporti della fognatura nera che confluiscono nella condotte Picone-Matteotti, con conseguente netta diminuzione del carico di bruto che fuoriesce in occasione delle aperture della Matteotti in caso di piogge abbondanti. Si tratta di un traguardo importante, un deciso passo avanti per la bonifica e la risoluzione degli annosi problemi di questa condotta".