Fnp Cisl Bari, Vincenzo Lezzi è il nuovo segretario

«Ci attendono tante sfide e particolarmente impegnative in quanto viviamo un momento drammatico»

venerdì 3 dicembre 2021
Fnp Cisl Bari-BA ha un nuovo segretario. Si tratta di Vincenzo Lezzi. Nella sua squadra anche Giuseppe Nanula e Angela Parziale.

Lezzi è stato eletto ieri sera durante la due giorni di congresso, l'epilogo dell'intenso e impegnativo percorso congressuale che ha visto coinvolti tutti i territori di Bari e della BAT. Presenti il sub-commissario FNP CISL Bari-BAT Marco Sciarma, Roberto Muzi commissario FNP CISL Bari-BAT, Giuseppe Boccuzzi Segretario generale UST CISL Bari-BAT e Filippo Turi Segretario generale FNP CISL Puglia.

«Ci attendono tante sfide - ha dichiarato Lezzi - e particolarmente impegnative in quanto viviamo un momento drammatico. La pandemia ci ha catapultati in un contesto che ha creato una serie di problematicità e le ha create soprattutto alle fasce più deboli della nostra popolazione a partire dalla popolazione anziana, che è quella che ha pagato il prezzo più alto. Noi abbiamo fatto ben quaranta assemblee pre-congressuali nel territorio di Bari e della BAT, abbiamo ascoltato tanti anziani e tanta gente che ci ha affidato il proprio disagio e le proprie difficoltà».

«Si va dai temi della salute e del diritto alle cure - prosegue - al tema della rivalutazione delle pensioni, perché ci sono pensioni che non consentono di vivere dignitosamente in questo Paese, dopo aver lavorato per oltre quarant'anni. Quindi abbiamo un problema serio, di recupero del potere di acquisto delle pensioni che è fermo da tredici anni. Mentre le pensioni sono ferme a tredici anni fa, i prezzi a consumo, purtroppo, non si sono fermati e questo adesso si sta aggravando con il rincaro delle bollette e con il rincaro delle materie prime e con tutto quello che comporta».

«C'è gente che quest'anno rischia di non accendere i termosifoni - denuncia il neosegretario - e potersi riscaldare, perché visto come è arrivato il metano alle stelle, c'è gente che ha la pensione al minimo, 700 euro-1000 euro al mese non ce la fa. Molta di questa gente anziana ha rinunciato alle cure, perché non può permettersi di usufruire di prestazioni sanitarie che il servizio sanitario regionale purtroppo non gli assicura. Non è più possibile che la gente debba aspettare mesi, per le visite specialistiche».

«Apriremo una grande vertenza in questo territorio, in tutta la Puglia - conclude - Il Governo regionale deve ai cittadini pugliesi, agli anziani di questo territorio, delle risposte e non più delle chiacchiere. Adesso siamo anche senza l'Assessore alla Sanità, vedremo nei prossimi giorni, stanno per rinnovare gli incarichi dei Direttori Generali. Noi vorremmo capire come verranno giudicati i Direttori Generali, se per quello che hanno fatto o per quello che non hanno fatto? Le sfide sono tante, gli impegni che ci attendono sono tantissimi. Insieme ai colleghi, agli amici, ai tanti che hanno partecipato alle altre assemblee che rivedremo nei prossimi mesi. Abbiamo preso l'impegno che torneremo e insieme a loro lotteremo, manifesteremo se sarà necessario quando le nostre aspettative non verranno attenzionate e ascoltate».

Tra i temi al centro dell'attenzione anche danità, rafforzamento delle reti di prossimità, potenziamento della rete ospedaliera, la casa di comunità come strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti in particolare quelli verso i malati cronici, ospedali di comunità, assistenza domiciliare, distretto socio sanitario, unità speciali di continuità assistenziale, cure palliative e consultori familiari. Un ringraziamento speciale è stato invece rivolto al Commissario FNP Cisl Bari, Roberto Muzi che durante il commissariamento con Lezzi e Sciarma non si sono risparmiati impegnato sui territori e con i pensionati.

Muzi nel suo intervento ha sottolineato: «Il ruolo del sindacato, della CISL e della FNP è fondamentale su tutti i temi oggetto di questa riflessione congressuale, perché il sindacato confederale costituisce di fatto il baluardo della democrazia e, questo è un fatto nonostante si assista sin dal 1993 al fenomeno della cosiddetta disintermediazione rispetto, ad esempio, al tema della politica dei redditi." Poi tra le questioni affrontate la rivalutazione delle pensioni, la previdenza e il fisco».

Nel corso delle giornate si è ampiamente dibattuto anche sul welfare. Invecchiare in buona salute, è stato detto, e a casa è meglio. Gli anziani hanno bisogno di recuperare fiducia con politiche di cambiamento vero, in termini di servizi e assistenza. Il dibattito sull'invecchiamento in epoca di pandemia ha preso una piega abbastanza discutibile. Nonostante il sacrificio di vite umane sono emerse contrapposizioni fra generazioni che preoccupano.

Si tratta di ragionare intorno a nuove politiche e buone pratiche, partendo dal presupposto che se vivono bene i nonni vivono bene anche i figli e i nipoti. Sanità, sociale e sicurezza e la loro ricaduta sulla popolazione anziana e non solo, anche a seguito dei futuri investimenti del PNRR, saranno i temi principali affrontati ed emersi nel confronto territoriale con i propri iscritti. Le problematiche socio sanitarie, quali la legge sulla non autosufficienza, e il ruolo della medicina di prossimità solo alcune delle questioni da affrontare.