Ex Om, nuovo incontro in Regione, Falcetta (Uilm): «Chi non firma si prenda le sue responsabilità»

Dopo la seduta di qualche giorno fa nuovo appuntamento tra le parti domani per sottoscrivere il protocollo d'intesa con Selektica

giovedì 18 ottobre 2018 16.03
A cura di Elga Montani
Domani in Regione nuovo incontro tra le parti in causa nella vertenza ex Om. La situazione sta diventando sempre più ingarbugliata al punto che è bagarre tra le stesse sigle sindacali, oltre ad esserci il punto interrogativo Magrone, sindaco di Modugno, che deve decidere se concedere o meno il capannone al progetto di Selektica. Un progetto che ormai è l'unico rimasto in piedi e l'unico a poter dare ad oggi un futuro agli operai, anche se non può dare garanzie a tutti. Nel piano di Selektica rientrano solo 128 assunzioni, e tra due anni. Per gli altri il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha proposto il suo interessamento anche attraverso Porta Futuro, per far sì che coloro che finiranno per rimanere fuori possano trovare una ricollocazione.

Ugl Metalmeccanici, ieri e oggi in sit-in, continua ad essere contraria al progetto, non ritenendolo adeguato, non dando garanzie a chi resta fuori. E sottolineando che la concessione del capannone è legata all'assunzione di tutti gli operai. Magrone dal canto suo ha preso tempo ma è giunto il momento che prenda una posizione chiara. Domani mattina alle 10 è previsto un consiglio comunale a Modugno in cui si dovrà discutere anche di questo.

I lavoratori sono divisi, tra chi preferisce accettare la proposta di Selektica e chi teme che non sia una soluzione. Ugl stessa continua a propendere per portare la vertenza al Mise. Ma Uilm sottolinea come il ministero non possa essere visto come una "panacea per tutti i mali" in quanto è comunque necessario portare una proposta da far analizzare e quella proposta può essere solo quella di Selektica.

«L'incontro di domani deve essere quello definitivo - dichiara Riccardo Falcetta di Uilm - Chi domani non vorrà firmare deve prendersene la responsabilità e trovare poi la collocazione a tutti gli operai. In questi 7 anni abbiamo ascoltato tutti ma ad oggi l'unico progetto in piedi è quello di Selektica. Non si può continuare sulla linea "o tutti o nessuno" perché si sta rischiando di arrivare a nessuno. Nemmeno noi siamo entusiasti fino in fondo, ma è l'unica opzione che è disponibile anche a versare i soldi per provare a far avere agli operai la cassa integrazione in deroga. Con questo progetto in mano possiamo andare al Ministero e vedere cosa si può fare».

D'altronde, come ci dice uno degli ex Om: «Non ci sono alternative, molti siamo a rischio di restare fuori pure per questione d'età. Ma grazie a Selektica c'è la possibilità di avere gli arretrati della cassa integrazione e andare a Roma con un accordo che può permetterci di sbloccare la cassa integrazione per un altro anno. Preferisco mangiare pane duro che non mangiare nulla».