Ex Om di Bari, fine di un'illusione per 175 famiglie

Nessuna proposta giunta ieri, oggi il curatore fallimentare farà partire la procedura di licenziamento collettivo

martedì 17 aprile 2018 10.00
A cura di Elga Montani
Fine di un'illusione per gli operai della ex Om Carrelli. Dopo il continuo susseguirsi di voci, relative a ipotetici investitori interessati, da ieri sembra essere stata messa la parola fine alla vertenza che dura ormai da più di sette anni. Nessuna proposta è arrivata sul tavolo del curatore fallimentare, Alessandra Giovetti, che da oggi sarà costretto ad iniziare le procedure che porteranno al licenziamento collettivo dei 175 operai rimasti. I tempi del procedimento di chiusura del fallimento sono brevi, tra la fine di aprile e i primi di maggio verranno terminate le procedure, poi entro al massimo 10 giorni la procedura verrà chiusa. Unica speranza le parole di Caroli che ieri ha sostenuto che le trattative continuano, ma sono ore disperate per 175 famiglie.

«È un disastro, una tragedia – dicono gli ex Om – 175 lavoratori saranno licenziati, nessuna offerta è arrivata, ma non molliamo. Non abbiamo più nulla da perdere, diventeremo l'incubo di Michele Emiliano».

«La situazione è particolarmente delicata - spiegano da UGL Metalmeccanici Bari - La curatrice fallimentare ha disposto il licenziamento collettivo per i 175 dipendenti che sono rimasti e, non avendo raggiunto l'accordo in sede sindacale, ha inviato la comunicazione di apertura della procedura direttamente al ministero del lavoro. Dalla Regione invece Caroli continua a dire che ci sarebbe una azienda interessata alla reindustrializzazione, ma di scritto non abbiamo ancora visto nessuna manifestazione di interesse, per cui per adesso preferiamo non rilasciare dichiarazioni in merito, dal momento che per noi vale il proverbio verba volant, scripta manent».

«È ovvio che eventuali trattative in essere, se vi sono, possono andare avanti direttamente con il Comune di Modugno - concludono - che rientrerà nella proprietà del compendio immobiliare, e con la Regione Puglia, nonostante la chiusura della procedura fallimentare. Stiamo valutando le prossime azioni a tutela di tutti i lavoratori».

Intanto, i lavoratori continuano a gridare la loro protesta e a pretendere risposte dalla Regione Puglia e da Michele Emiliano, e per questo motivo almeno una trentina di loro si sono radunati in sit-in anche questa mattina, stavolta sotto i portici del consiglio regionale sperando di poter avere delle risposte.