Evasione dell'Iva, sequestrati beni per 500mila auro ad azienda di Grumo Appula

L'indagine è stata condotta dalla guardia di finanza di Altamura. Sotto la lente d'ingrandimento il responsabile legale della società

venerdì 31 luglio 2020 10.32
I finanzieri della compagnia di Altamura hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, in accoglimento della richiesta dalla Procura della Repubblica di Bari, con il quale è stato disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, dei beni intestati a una società di capitali con sede in Grumo Appula, esercente l'attività di "fabbricazione di carrozzerie per autoveicoli e rimorchi".

Secondo le investigazioni svolte dalle fiamme gialle altamurane, coordinate in ogni fase dalla Procura della Repubblica di Bari, il rappresentante legale della società, nel 2015, ha omesso di versare l'Iva dovuta all'erario per un importo pari a circa 500mila euro, rendendosi così responsabile del reato di "omesso versamento dell'Iiva" previsto e punito dall'articolo 10 ter del D.L.vo 10 marzo 2000 n.74.

Le conseguenti indagini patrimoniali e finanziarie finalizzate al sequestro del "profitto del reato", hanno consentito ai finanzieri di individuare tra le disponibilità aziendali e di sottoporre a sequestro, in applicazione del provvedimento emesso dalla A.G., 14 automezzi industriali per la raccolta di rifiuti ed un motoveicolo, per un valore complessivo coincidente con quello dell'imposta evasa.

Nel corso dell'operazione di servizio a tutela delle Entrate dello Stato hanno quindi trovato puntuale ed efficace applicazione gli strumenti normativi approntati dal Legislatore nazionale per aggredire i patrimoni illeciti, con espresso riferimento a quelli rivenienti dai reati tributari previsti e disciplinati dal Decreto Legislativo n.74 del 2000.

Ha, in particolare, trovato applicazione l'istituto giuridico del "sequestro per equivalente" che consente, ove non risulti possibile individuare il provento diretto del reato, di aggredire i beni e/o le disponibilità intestate o comunque riferibili, a qualsiasi titolo, all'autore del crimine.