Emergenza idrica, niente fondi per l'aiuto alle famiglie

Il consiglio comunale boccia la proposta mentre è pronta un'ordinanza in previsione dei disagi dovuti all'estate

martedì 20 febbraio 2018 0.30
A cura di Elga Montani
Continua l'emergenza idrica a Bari. E nonostante l'Acquedotto Pugliese abbia comjnicato negli ultimi tempi un progrssivo aumento della pressione, la situazione in città è ancora critica. Sono tantissime le zone di Bari e i relativi abitanti che continuano a lamentare gravi disagi. E ieri mattina l'argomento è stato dj nuovo dibattuto in consiglio comunale.

La proposta presentata e presente all'ordine del giorno parlava di "sostegno alle famiglie baresi per ridurre i disagi connessi all'emergenza idrica". Proposta che non ha superato le votazioni, con 8 voti a favore, 17 contrari ed un astenuto perché, come ha dichiarato il sindaco, Antonio Decaro: «La proposta è inammissibile in quanto priva di disponibilità finanziaria». Pronta comunque un'ordinanza in vista dell'arrivo dell'estate e del caldo che aiuti ad dvitare sprechi e obblighi i cittadini a comportamenti virtuosi.

«Sono intervenuto in consiglio comunale - ha dichiarato in merito il consigliere Filippo Melchiorre - su una questione che da mesi affligge interi quartieri della città di Bari: la mancanza di acqua. Le segnalazioni mi arrivano soprattutto da cittadini che occupano appartamenti ai piani superiori costretti a lavarsi con acqua in bottiglia, o con secchi e damigiane, a fare il bucato nelle lavanderie automatiche (con i costi che ne derivano) e addirittura a farsi la doccia in palestra o a casa di parenti. Siamo nel terzo mondo? L'Acquedotto Pugliese doveva ha ridurre la pressione idrica nelle reti solo per qualche mese, invece ci troviamo di fronte ad una situazione di emergenza con il Comune che fa finta di niente. Ho chiesto al sindaco di costituire con urgenza una task force per monitorare la situazione, e di invitare gli amministratori di condominio a stipulare convenzioni con il Comune per garantire l'acquisto di autoclavi e/o impianti di risalita idrica».