Emergenza Coronavirus, crollo donazioni di sangue. Raccolta straordinaria nel centro di Bari
L'iniziativa del gruppo Fratres San Rocco e Coldiretti Puglia, che ha offerto una colazione contadina a chi ha fatto il prelievo
mercoledì 22 aprile 2020
12.53
Una colazione contadina offerta a chi ha donato sangue. Un'autoemoteca è stata presente questa mattina in via Principe Amedeo 143 per raccogliere le donazioni di sangue: l'iniziativa del gruppo Fratres San Rocco e di Coldiretti Puglia, che con gli agricoltori di Campagna amica ha portato i suoi prodotti per rifocillare i donatori dopo il prelievo. Presente un'ambulanza del Policlinico di Bari, posizionata davanti al punto di Campagna Amica per la raccolta di sangue, osservando tutte le norme di sicurezza, per dare il proprio contributo visto che ogni giorno 1800 persone da nord a sud della Penisola hanno bisogno di trasfusioni.
«Chiediamo ai nostri agricoltori, impegnati a garantire le forniture alimentari alla popolazione anche attraverso le consegne a domicilio, un ulteriore gesto di partecipazione e solidarietà in un momento difficile per il Paese in cui il sistema sanitario è sotto stress a causa della pandemia», spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
«C'è in atto un'altra emergenza, quella della raccolta sangue - dice Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I di Bari. Il Covid-19 ha sfiduciato i donatori, timorosi di recarsi in ospedale. È importante mantenere il trend delle donazioni di sangue e plasma per continuare a garantire le terapie degli altri malati. Donare il sangue è sicuro, infatti, anche ai tempi del nuovo Coronavirus e non ha alcuna controindicazione: i centri di raccolta sono attrezzati e organizzati per garantire tutte le misure di sicurezza».
La donazione di sangue – ricorda Coldiretti – è fra le situazioni di necessità previste dal Dpcm dell'emergenza Coronavirus per giustificare gli spostamenti fuori casa. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l'altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l'anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore».
«Chiediamo ai nostri agricoltori, impegnati a garantire le forniture alimentari alla popolazione anche attraverso le consegne a domicilio, un ulteriore gesto di partecipazione e solidarietà in un momento difficile per il Paese in cui il sistema sanitario è sotto stress a causa della pandemia», spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
«C'è in atto un'altra emergenza, quella della raccolta sangue - dice Lorenzo Leonetti, presidente del Municipio I di Bari. Il Covid-19 ha sfiduciato i donatori, timorosi di recarsi in ospedale. È importante mantenere il trend delle donazioni di sangue e plasma per continuare a garantire le terapie degli altri malati. Donare il sangue è sicuro, infatti, anche ai tempi del nuovo Coronavirus e non ha alcuna controindicazione: i centri di raccolta sono attrezzati e organizzati per garantire tutte le misure di sicurezza».
La donazione di sangue – ricorda Coldiretti – è fra le situazioni di necessità previste dal Dpcm dell'emergenza Coronavirus per giustificare gli spostamenti fuori casa. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l'altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l'anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore».