Diritto alla casa salvo per appartenenti a forze dell'ordine a Carbonara ed in via Pappacena

Decisivo il ricorso contro ARCA Puglia di due avvocati del Foro di Bari

giovedì 19 maggio 2022 9.46
Almeno per il momento, non dovranno più lasciare i propri appartamenti alcuni tra i tanti ex appartenenti alle Forze dell'Ordine, già destinatari di provvedimenti di rilascio emanati dall'Amministratore unico di ARCA Puglia Centrale (ex IACP) Bari.

Così hanno deciso ben due diversi giudici del Tribunale di Bari, accogliendo la richiesta di sospensione dei provvedimenti impugnati avanzata dagli avvocati Massimo Corrado Di Florio e Giangaetano Tortora, entrambi del Foro di Bari.

Questi i fatti.

Con decreto, ARCA Puglia aveva disposto il rilascio degli appartamenti a Bari in via Pappacena (quartiere Poggiofranco) e strada Carbonara-Modugno; tutto ciò in quanto i locatari risultavano decaduti «dal diritto di assegnazione dell'immobile...per cessazione dal servizio...» poiché in pensione da più di tre anni. L'Amministrazione si era inoltre riservata «di provvedere, mediante esecuzione forzata, a norma di legge, allo sfratto...», decretando altresì «la esclusione in via permanente dalle assegnazioni di alloggio di edilizia residenziale pubblica...» dei medesimi assegnatari.

I provvedimenti di sospensione sono stati adottati dal Tribunale "inaudita altera parte", ossia ancor prima dell'instaurazione del contradditorio. Rilevanti, per i giudici, le condizioni personali, economiche e umanitarie dei ricorrenti. Il merito dei ricorsi verrà discusso alla fine del corrente anno e/o all'inizio del prossimo.

«Abbiamo apprezzato la grande sensibilità manifestata dai Giudici del Tribunale di Bari rispetto a un problema che aveva creato notevole apprensione tra i nostri assistiti - affermano gli avvocati Di Florio e Tortora -. A nostro avviso - proseguono i due legali - i provvedimenti emanati da ARCA Puglia evidenziano comunque importanti profili di criticità, che non mancheremo di esporre nelle successive fasi del giudizio».

Per il momento, dunque, gli ex appartenenti alle forze dell'ordine, che lì risiedevano da tanti anni, hanno visto salvo il loro diritto ad una casa.