DigiLab, al Poliba con Giuseppe Iannotti: da ingegnere a chef

Tecniche creative per generare giovani idee imprenditoriali

lunedì 26 novembre 2018 16.00
A cura di Guerino Amoruso
È iniziata la seconda edizione di DigiLab al Politecnico di Bari. Un laboratorio dedicato ai giovani che vogliono sperimentare e creare idee di business. Con gli esperti del settore, i partecipanti, in questo lungo percorso, verranno formati con metodi non convenzionali e diversi da un tradizionale corso di laurea o master. In questa edizione si svilupperanno idee in team o attraverso un confronto con le aziende, innovative e contenitori di Start Up, presenti sul territorio. L'inaugurazione del laboratorio si è svolta pochi giorni fa presso l'aula magna Attilio Alto. Come ospite ed esperto presente al primo incontro i partecipanti hanno conosciuto, Giuseppe lannotti. La sua è una storia stellata, da ingegnere a chef rivoluzionario. Ha una formazione scolastica diversa dal mondo in cui lavora, che è quello della cucina. Ha studiato ingegneria informatica da cui ha acquisito un metodo ed un approccio culturale nel saper affrontare ogni cosa, anche come sviluppare un idea da imprenditore. Durante la prima lezione di DigiLab, Iannotti, ha presentato le fasi di un progetto diventato realtà, Krèsios. È il nome del suo ristorante innovativo con 7 tavoli e 15 coperti. Un laboratorio di ricerca e sviluppo in sede a Benevento. Qui si discutono tecniche, tecnologie, ingredienti e idee. Il ristorante è gestito da una squadra affiatata di ragazzi, dove tutto viene condiviso con un modello molto innovativo.
«Krèsios è un progetto estremamente rivoluzionario - spiega Iannotti - perché abbiamo eliminato il menù alla carta e ci sono solo due percorsi di degustazione al buio. Al nostro ristorante non scegli le portate e ti viene fatta una intervista prima di arrivare da noi».
Il primo incontro di DigiLab con Giuseppe Iannotti è stato un momento di riflessione e di confronto con i ragazzi che oggi si trovano nel mondo del lavoro, spaesati e senza sapere da cosa si parte.
«Ho raccontato - continua Iannotti - la mia esperienza imprenditoriale e il mio progetto, perché alla base di ogni impresa non puoi prescindere dal progetto. E quindi ho cercato in qualche modo di rappresentare le mie idee iniziali e le scelte imprenditoriali, comprese le difficoltà che si devono affrontare. Ma soprattutto, ho cercato di far vedere la parte finale di questo mio percorso, rappresentato dai risultati imprenditoriali e professionali».
Prima di parlare di idea, Giuseppe Iannotti, ha dovuto capire quale direzione dare alla sua vita. E quindi prima di parlare di ristorazione ha iniziato ad appassionarsi di ingredienti, di saloni internazionali della gastronomia, ristoranti. Successivamente ha avuto l'idea di aprire un ristorante incominciando a capire che non basta solo studiare, conoscere le tecniche e gli ingredienti.
«Ci sono tutta una serie di elementi - conclude Iannotti - compresa la tecnica e la tecnologia che poi vanno messe in campo per capire se tu hai la lingua e il palato per arrivare ad aprire una attività di ristorazione. Il progetto, che sviluppa l'idea, deve essere dettagliato in tutti i suoi aspetti. E non solo quelli positivi, perché quando uno è innamorato di un'idea, io dico sempre devi dormirci una notte. Questo significa che da domani inizi a disinnamorarti dell'idea e a considerare le criticità che ti permettono di dare ancora più valore all'idea iniziale da sviluppare. E la prima cosa da capire è se hai risorse economiche per farlo. E DigiLab oggi ti permette di avere supporti esterni e quindi non ti fanno sentir solo».