"Desiderio di città, la città la mia casa", un concorso fotografico fra Bari e Conversano

L'iniziativa dell'associazione Said giunge alla terza edizione. Cascella: «Ogni volta un entusiasmo crescente»

mercoledì 16 gennaio 2019
Il concorso fotografico "Desiderio di città, la città la mia casa" giunge alla terza edizione. Ieri mattina, su iniziativa della Commissione Consiliare Cultura e Sport, la presentazione a Palazzo di Città, dell'iniziativa promossa da SAID (associazione internazionale Docenti), insieme al calendario 2019.

Il concorso è realizzato in collaborazione con l'assessorato alle Culture del Comune di Bari, il Comune di Conversano, l'Archivio di Stato di Bari, la Croce Rossa Italiana-Comitato di Bari, la Fondazione Opere Laiche Palatine Pugliesi, Puglia Promozione, l'associazione Mondo Antico e Tempi Modeni Onlus. Quest'anno il tema del concorso è un percorso dedicato alle emozioni e alle suggestioni suscitate da scatti che immortalano immagini di vita familiare delle città di Bari e Conversano: scorci suggestivi, attività artigiane, momenti familiari, cura del proprio spazio e della propria strada, edicole votive, chiostri e cortili, tutti con un unico denominatore: la città, rappresentata dalle immagini del passato o/e del presente, da condividere per riscoprirne l'antica saggezza, la bellezza, la cura e le tradizioni. Il termine ultimo per partecipare al concorso è fissato per il 10 maggio. Informazioni sul bando e regolamento su www.saidworld.com - concorsi@mondosaid.com .

«Presentiamo oggi - ha detto il consigliere Giuseppe Cascella, presidente della commissione Culture e Sport - la terza edizione di questa bella competizione, che registra ogni volta un entusiasmo crescente tra i fotografi, professionisti e non. Il concorso nasce per promuovere e valorizzare la bellezza e l'importanza della famiglia come risorsa fondamentale della società, e dalla necessità di riappropriarsi della città come spazio abitativo. La novità di quest'anno è l'entrata tra i partner dell'iniziativa del Comune di Conversano, una città straordinaria che vanta oltre tre millenni di storia e un passato piuttosto travagliato: per oltre millecinquecento anni è stata chiamata Norba, è stata poi Conversanum, un doppio nome che segna un netto spartiacque tra due epoche. Città importante sia dal punto di vista commerciale sia culturale, snodo posto sulla via Traiana che aveva fitti contatti tanto con le città di mare quanto con altri centri dell'interno. Ha subito in sostanza le stesse dominazioni di Bari, ognuna delle quali ha lasciato ampie tracce sul tessuto cittadino, così come testimonia il suo straordinario castello aragonese, dotato tra l'altro di una spettacolare pinacoteca».

Virna Iacobellis, presidente di Said Bari, ha quindi illustrato i programmi dell'associazione, che quest'anno festeggia il ventiduesimo anno di attività, e i contenuti e le modalità di partecipazione al concorso. Le foto raccolte, che dovranno riguardare immagini di vita familiare sullo sfondo di luoghi appartenenti ai contesti urbani di Bari e di Conversano, saranno utilizzate per realizzare il calendario per il 2020. Nel ringraziare l'amministrazione comunale per il sostegno dato all'associazione nella attività presso i docenti, Virna Iacobellis ha poi sottolineato che «Il concorso, nelle sue categorie professionisti, appassionati, bambini, è perfettamente in linea con le finalità dell'associazione Said, quella di offrire a chiunque gli strumenti ideali per esaltare le proprie capacità. Una città, la sua storia, la sua cultura, i suoi spazi, i palazzi, ogni singola pietra si può apprezzare sia 'toccando con mano' le pietre stesse, che attraverso gli scatti fotografici. Vi sarà anche uno spazio, lo 'scrigno della storia', dedicato a ritratti di vita familiare dei tempi passati».

Nicola Cutino presidente dell'associazione Mondo antico e Tempi moderni, che collabora all'iniziativa, ha infine osservato che «In questa edizione del calendario Said, accanto a foto selezionate per la edizione 2018 del concorso fotografico, sono inseriti detti dialettali di noti poeti locali che pongono il tema del 'tirar fuori' le varie abilità, ognuno in un modo diverso. Questo calendario al contempo ci parla della nostra città. Il mio ringraziamento va comunque all'amministrazione comunale, che ha saputo aprire le porte alla cultura sul territorio».