Decaro su Cassa Prestanza : "Serve fare chiarezza su chi ha gestito quei soldi negli ultimi anni"

Il sindaco si dice preoccupato sugli esiti finali della vicenda paventando un rischio sui risparmi versati dai lavoratori del Comune di Bari

lunedì 10 dicembre 2018 18.36
A cura di Fiorella Barile
"La drammatica situazione dei conti della Cassa Prestanza merita un'attenta riflessione soprattutto da parte di chi negli ultimi anni l'ha gestita, ossia i dipendenti comunali che hanno ricoperto l'incarico di amministratori della stessa Cassa. Da parte mia, seriamente preoccupato per gli esiti finali di questa vicenda e, soprattutto, per i soldi versati dagli oltre 1300 dipendenti comunali, sono impegnato a verificare se, al momento, esistano possibilità risolutive a tutela dei risparmi dei lavoratori. Ritengo, però, indispensabile che tutto questo sia preceduto da una rigorosissima verifica delle modalità di gestione della Cassa in tutti questi ultimi anni in cui si è determinato questo gravissimo squilibrio finanziario. Immagino che su questo punto non registrerò divisioni tra maggioranza e opposizione. Così come spero che il percorso che intendiamo intraprendere per salvaguardare gli importi versati dai dipendenti, trovi la più ampia condivisione tra le forze politiche presenti in Consiglio comunale, a partire da quelle che hanno determinato questa situazione". Lo ha detto il sindaco di Bari Antonio Decaro tornando sulla ormai spinosa questione della Cassa Prestanza e della sua gestione contestata oggi da alcuni dipendenti in presidio in Comune.

La Cassa Prestanza è una specie di salvadanaio istituito nel 1924 dal Comune di Bari in favore dei dipendenti comunali con lo scopo di concedere agli iscritti sovvenzioni, borse di studio, assistenza e buonuscita, previo versamento di circa il 3% dello stipendio. Sono oltre 1300 i dipendenti comunali, più un centinaio già pensionati, iscritti alla Cassa prestanza, che rischiano di non vedere riconosciuto il diritto al premio di buonuscita maturato negli anni di servizio al Comune di Bari
A febbraio è stato siglato il rinnovo del contratto dei dipendenti degli enti locali che ha riconosciuto oltre ad incrementi di stipendio per il biennio 2016-2018, anche nuove norme riguardanti il "welfare aziendale" come la cassa prestanza, insomma, bloccata da un esposto dei 5Stelle nel 2014 per presunte irregolarità di gestione. Da allora sulla vicenda era calato il silenzio sino a qualche giorno fa quando, il 27 novembre, la consigliera comunale Irma Melini aveva presentato un esposto contro sindaco e presidente della Cassa Pierluigi Introna.
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Secondo la Melini a mancare sarebbero proprio i soldi - "da un lato il contributo annuale del Comune congelato dal 2014, dopo l'esposto senza risposta alla Corte dei Conti da parte dei 5 Stelle, dall'altro i soldi versati dagli iscritti che hanno visto più uscite che entrate in una gestione ormai discutibile. Ultimo atto di questa farsa, posto in essere dall'Amministrazione Decaro, nella persona del suo delegato presidente Introna, è stato quello di bloccare da maggio scorso i premi di buonuscita a chi già in pensione e a sospendere da questo novembre anche il contributo alla Cassa che mensilmente i dipendenti comunali iscritti versano".