"Dalle orecchiette al Kebab" Sgarbi commenta l'arresto del pugliese accusato di istigazione al terrorismo

Il 38enne, da tempo residente a Milano, inneggiava sui social al Covid come "una cosa di Allah venuta per liberare gli occidentali dai vizi"

giovedì 9 luglio 2020 15.00
"Ma come fa un pugliese di 38 anni a trasformarsi in un militante dell'Isis e da Nicola cambiare il nome in Issa? Ecco cosa accade quando si sostituiscono le orecchiette con il kebab". E' il commento di Vittorio Sgarbi all'arresto ieri da parte dei carabinieri dei Ros di Milano di Nicola Ferrara, 38enne di origine pugliese, residente a Milano, radicalizzatosi nell'estremismo dell'Isis dal 2015 col nome di Issa. L'accusa ipotizzata nei suoi confronti è quella di istigazione e apologia del terrorismo, aggravato dalla minaccia internazionale e dal proselitismo nei confronti dell'Isis e dalla diffusione delle dottrine pericolose tramite internet. L'uomo di origini pugliesi, con trascorsi nell'Aeronautica Militare e impiegato come Lanciere di Montebello nella missione bilaterale di peacekeeping «Die» in Albania, usava i social per veicolare propaganda islamica e istigare alla violenza. L'emergenza Covid, era "una cosa di Allah, una cosa positiva perché la gente sta impazzendo una volta che gli sono stati tolti tutti i vizi" .Nel corso dell'operazione sono state sequestrate anche alcune poesie che recitano: "Avanza fratello verso la morte, vieni, indossa la carica esplosiva, perché questa è la morte migliore".
A Milano, l'uomo per circa 5 anni avrebbe portato avanti una ossessiva opera di diffusione di immagini, audio e video di matrice terroristica su internet.