Costa Ripagnola tra i beni Unesco? Ci prova Progetto Bari

L'ex lista civica ha lanciato una petizione per richiedere l'ambito riconoscimento mondiale

domenica 14 luglio 2019 9.36
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella
Costa Ripagnola © Francesco Fiorella

È stata lanciata da Progetto Bari, una nuova petizione sulla piattaforma change.org per chiedere al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del mare e a quello dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, l'iscrizione di Costa Ripagnola tra i beni riconosciuti dall' Unesco.

"I sottoscritti - si legge nella petizione - chiedono, ai sensi della Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale, naturale e culturale, adottata dall'Unesco nel 1972, di promuovere la prima fase della candidatura di quel tratto di costa nella "tentative list italiana" del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO".

"Noi riteniamo - si legge ancora nel testo di accompagnamento - che quel tratto di costa risponda a più di uno dei criteri fissati nelle linee guida Unesco per essere considerato di eccezionale valore universale ed essere meritevole di diventare il 55mo sito italiano e il 1093mo nel mondo. Infatti in quel tratto di costa, il paesaggio evoca una profonda e antica interazione tra l'uomo e il suo ambiente. In questi luoghi si riflette la relazione che si è sviluppata nel tempo tra i diversi tipi di terreno e la varietà delle coltivazioni, cosi da offrire un panorama di grande armonia ed equilibrio estetico del paesaggio, per la varietà architettonica e storica degli elementi costruiti associati alle attività di produzione agricola: le architetture rurali con le recinzioni degli spazi destinati alla residenza e al lavoro, la pavimentazione degli spazi aperti residenziali o produttivi (aia), i muretti a secco, i sistemi di canalizzazione, irrigazione e approvvigionamento idrico (molini d'acqua), i sistemi di contenimento dei terrazzamenti, i ricoveri temporanei (trulli) anche in strutture vegetali o grotte e i segni della religiosità locale (ipogei) e la particolare vegetazione inserite in un paesaggio naturale mozzafiato. Tutto ciò rappresenta una testimonianza unica e straordinaria".

Contestualmente Progetto Bari invita l'Amministrazione regionale, ai sensi del dispositivo legislativo nazionale, quale la Legge n. 378/2003 a :
- assicurare la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale,
- adottare linee politiche volte a dare al patrimonio una funzione nella vita della comunità,
- integrare la tutela del patrimonio nell'ambito dei programmi di pianificazione,
- mettere in opera servizi di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio,
- avviare studi scientifici e tecnici per individuare le azioni necessarie a neutralizzare i pericoli ai quali è esposto il patrimonio,
- adottare le necessarie misure giuridiche, scientifiche, tecniche, amministrative e finanziarie per tutelare il patrimonio,
- fornire informazioni al Comitato per il patrimonio mondiale riguardo all'applicazione della Convenzione per il patrimonio mondiale e allo stato di conservazione dei beni.