Contratti, assunzioni e sicurezza: a Bari la manifestazione dei lavoratori del pubblico in piego

La protesta in piazza Prefettura. I sindacati: «In molti non hanno aderito perché ricoprono funzioni indifferibili»

mercoledì 9 dicembre 2020 12.29
Anche a Bari, in contemporanea con le principali piazze italiane, scioperano i lavoratori del pubblico impiego. Questa mattina in piazza Prefettura, nonostante la pioggia, si è tenuta la manifestazione di protesta convocata dalle sigle confederali Cgil, Cisl e Uil.

I sindacati chiedono al governo innanzitutto «Un piano straordinario di assunzioni dopo lunghi anni di blocco di turn over e dopo le molteplici cessazioni degli ultimi anni che hanno profondamente indebolito la Pa; ma anche stabilizzazioni per tutti quei precari che hanno contribuito a rendere ugualmente efficaci i servizi pubblici».

In secondo luogo, «Maggiore sicurezza per i lavoratori che in questi giorni e in questi mesi stanno fronteggiando l'emergenza pandemica e per l'utenza stessa che frequenta quegli uffici».

Da ultimo, le sigle confederali confederali mettono l'accento sul «Rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, già scaduti da due anni. Un diritto irrinunciabile che ha subìto già un blocco di 10 anni nel recente passato. Un rinnovo che significa ammodernamento delle pubbliche amministrazioni e maggiore efficienza e produttività attraverso sistemi di classificazione che valorizzano le professionalità ed i servizi».

Da Cisl Fp Bari affermano che lo sciopero sarebbe «Sarebbe stato evitato se il governo avesse prestato maggiore attenzione ai lavoratori del pubblico impiego e ai cittadini, che meritano un miglioramento ai servizi prestati alla collettività».

Da Cgil Puglia affermano: «La Cgil Puglia è al fianco dei lavoratori dei servizi pubblici che oggi hanno scioperato per chiedere assunzioni, investimenti, sicurezza e rinnovo dei contratti. Parliamo di tanti operatori e operatrici che durante l'emergenza sono stati in prima linea per assicurare i servizi essenziali nonostante anni di tagli, aumento del precariato e arretramento delle loro condizioni lavorative e che hanno pagato un prezzo pesante in termini di contagi».

Lo sciopero e la manifestazione di piazza Prefettura, tuttavia, non hanno raccolto una larga adesione. Franco Capodiferro, segretario generale Cisl Fp Bari, spiega il perché: «Noi del pubblico impiego abbiamo leggi stringenti per quanto riguarda il diritto di sciopero. Siamo limitati nell'esprimere le nostre proteste, considerato che fra prescrizioni e servizi indifferibili più della metà dei lavoratori non può manifestare la protesta. Nel pubblico impiego ci sono 3 milioni 600mila dipendenti, di cui scuola, forze dell'ordine e non contrattualizzati non partecipano alla protesta. I colleghi della sanità, della giustizia, degli uffici di governo non possono partecipare; i numeri sono tantissimi rispetto a chi può effettivamente esercitare un diritto costituzionale».