Conad a Casamassima, sono 130 i dipendenti che rischiano il posto

Fumata nera dall'incontro tra sindacati e azienda, Filcams Cgil: «Mai firmeremo un accordo che tuteli solo parte dell'occupazione»

mercoledì 5 febbraio 2020 9.52
Dopo l'ottimismo successivo all'incontro in Regione Puglia tra le parti, per i dipendenti dell'ormai ex Auchan di Casamassima la doccia fredda. Nulla di fatto, infatti, nell'incontro tenutosi tra azienda e sindacati nel pomeriggio di ieri in cui avrebbero dovuto emergere più informazioni circa il passaggio del negozio, avvenuto ufficialmente ieri da Margherita distribuzione all'affittuaria Leonardo srl e al successivo passaggio in subaffitto a Ermes srl.

L'incontro doveva servire a capire in che modo l'azienda Conad intende gestire gli esuberi dichiarati nella riunione in task force regionale, quantificati nella misura di 130 persone su un totale di 271 dipendenti.

«L'accordo di cassa integrazione straordinaria, richiesta al tavolo oggi, non può diventare un semplice atto notarile da parte delle organizzazioni sindacali - sottolineano da Filcams Cgil - il tema della salvaguardia occupazionale su tutto il perimetro dei lavoratori di Casamassima diventa necessario. Non si può firmare un accordo senza sapere se, chi subentrerà nel resto della superficie inutilizzata, si assumerà l'obbligo dell'assunzione dei lavoratori in esubero. Non si può parlare di una possibile mobilità volontaria senza conoscere le cifre di incentivo».

E i sindacati promettono battaglia: «Mai firmeremo un accordo che tuteli solo parte dell'occupazione. A Casamassima esistono 271 persone a cui va garantito un futuro, motivo per cui in task Force nel prossimo incontro del 12 febbraio chiederemo un intervento e un impegno del livello regionale sulla gestione delle licenze».

Foto BIT-LIVE