Comune di Bari, Carrieri attacca sull'Imu: «Spropositato l'ammontare di 102 milioni»

Il consigliere di Forza Italia: «L'amministrazione Decaro ha introdotto l'aliquota ai massimi di legge»

venerdì 22 marzo 2019 17.49
Continua a lasciare strascichi la seduta di ieri del Consiglio comunale di Bari, in cui si è discusso della manovra tributaria 2019. Dopo l'accesissimo dibattito sulla Tari, tiene banco anche la discussione sull'Imu; il centrodestra va all'attacco dell'amministrazione comunale. Il consigliere comunale di Forza Italia Giuseppe Carrieri dice: «È pari a 102 milioni l'ammontare dell'Imu che il Comune incasserà anche quest'anno dai 75mila proprietari di immobili di Bari. Una cifra enorme che rallenta l'economia cittadina e la impoverisce paurosamente. Un costo gravoso a carico di proprietari di seconde case, di negozi e uffici ai quali ogni anno il Comune sottrae l' 1.06% dal valore del proprio immobile. In ventanni il 20% del valore di un bene, si perde a vantaggio delle casse comunali».

Secondo Carrieri «Tutto ciò non avviene inevitabilmente - continua il consigliere di Forza Italia. Si realizza per scelte politiche, volute da Decaro e dalla sua maggioranza di sinistra, che ha deciso di introdurre l'aliquota Imu ai massimi di legge. Infatti l'aliquota legale di base dello 0,76%, con la delibera approvata ieri dal consiglio comunale (ovviamente con il voto contrario del centrodestra) è stata, anche quest'anno, incrementata dello 0,3% e portata dunque al 1,06%. Una percentuale esagerata, che produce effetti economici negativi per il tessuto produttivo cittadino e sopratutto per i suoi cittadini».

«Molto diversa - conclude Carrieri - è la scelta che avremmo fatto (e faremo) noi del centrodestra: il bilancio del comune di Bari è pieno di sprechi da eliminare. Alle municipalizzate è possibile dare meno soldi, alcuni asset patrimoniali comunali possono essere venduti. Il tutto per ridurre le spese e quindi abbassare l'elevata misura della tassazione da quindici anni le amministrazioni Emiliano/Decaro riserva ai baresi».