Caso di Venere, Sanguedolce: «Avviata verifica interna»

Sul caso dei presunti infermieri ubriachi in servizio nel nosocomio cittadino interviene il direttore generale della Asl

giovedì 7 novembre 2019
Non si placano a Bari le polemiche sui presunti casi di infermieri che al Di Venere sarebbero stati sorpresi ubriachi durante il proprio turno di lavoro. Stando alle voci che circolano sarebbero quattro i casi incriminati.

«Il Direttore Medico del presidio ospedaliero Di Venere con la sua circolare ha inteso ribadire ai dipendenti ciò che la normativa già prevede, rimarcando i corretti comportamenti di condotta che in tutta l'azienda vengono fatti rispettare - interviene così nella diatriba il direttore del Dipartimento Politiche della Salute Vito Montanaro – Il monitoraggio sul rispetto delle leggi negli enti pubblici del Servizio Sanitario Regionale è continuo e costante, come dimostrano i procedimenti disciplinari che di volta in volta vengono adottati dopo i dovuti accertamenti».

«Sulla scorta dei fatti evidenziati nella circolare è stata subito avviata una verifica interna - sottolinea il direttore generale della ASL Bari, Antonio Sanguedolce – e all'esito della stessa saranno attivati gli eventuali procedimenti disciplinari verso i dipendenti che hanno violato le norme. L'azienda ottempera a tutti i protocolli di legge previsti, il cui monitoraggio è demandato al Servizio di Sorveglianza Sanitaria e Radioprotezione Medica - Medicina Del Lavoro. L'lspedale di Venere è una struttura di assoluta affidabilità e sicurezza grazie al lavoro di circa 1.100 operatori sanitari che quotidianamente si impegnano per garantire i livelli essenziali di assistenza. L'eventuale condotta scorretta di singoli, tempestivamente individuata, non deve compromettere l'immagine di tutti gli altri lavoratori che con professionalità svolgono ogni giorno il loro compito di assistenza e cura».