Capurso, maltrattavano e minacciavano i bimbi dell'asilo. Arrestate 4 maestre

I carabinieri hanno posto fine al regime di terrore che vigeva in una classe della “Montessori”

venerdì 26 ottobre 2018 9.34
Si erano rese autrici di gravi maltrattamenti ai danni di alcuni bimbi della scuola materna "Montessori" di Capurso: le manette dei carabinieri sono scattate ai polsi di quattro maestre, M.L, cinquantadue anni, originaria della provincia di Lecce, M.L sessantatreenne, B.N. quarantasettenne, V.A quarantanovenne, originarie della provincia di Bari. Le responsabili sono finite ai domiciliari perché ritenute responsabili di gravi maltrattamenti a carico dei propri alunni, tutti bambini di tre anni.

I carabinieri di Capurso, coordinati dalla Procura di Bari nell'indagine, hanno accertato che le quattro maestre, sia autonomamente che talora in concorso, nell'anno scolastico 2017/2018 avevano trasformato le relazioni con i bambini a loro affidati per cura ed educazione in esperienze dolorose e mortificanti, assumendo comportamenti vessatori e violenti nei loro confronti.

In particolare i militari hanno verificato che le maestre, in maniera sistematica, per esercitare la loro funzione di insegnanti, assumevano nei confronti dei bambini comportamenti violenti, spintonandoli, strattonandoli e, a volte, trascinandoli fino a farli cadere o urtare. In alcuni casi, i piccoli venivano picchiati dalle maestre con schiaffi alle braccia e sul volto.

Ai bambini le quattro imponevano di rimanere con il capo riverso sul banco, in posizione sottomessa; in caso di rifiuto, i piccoli venivamo costretti con la forza a tenere tale posizione.

Altre "punizioni" consistevano nell'imporre ai bambini a rimanere in un angolo della classe con il volto rivolto verso il muro e, a volte, con le mani dietro la schiena, per periodo prolungati.

Le maestre minacciavano i bambini, intimorendoli che «Sarebbero stati legati con la corda – che avrebbero avuto le botte – che sarebbe stato portato in caserma dai Carabinieri dove un cane gli avrebbe dato un morso", oltre a mortificarli platealmente, ed offendendoli con frasi: "monelli, cattivi, scostumati, maleducati, monellaccio di strada, rimbambiti, pappamolli».