Bari, presentato il Codice dei diritti dei pazienti minorenni

Il documento è stato illustrato nella sede del Consiglio regionale della Puglia. Il sottosegretario Zampa: «Prezioso contributo da medicina scolastica»

lunedì 28 settembre 2020 13.53
È composto da 23 articoli, divisi in cinque capitoli, il codice del diritto della persona di minore età alla salute e ai servizi sanitari presentato oggi a Bari nella sede del Consiglio regionale. Il lavoro è il risultato dell'impegno, di oltre un anno, dei garanti regionali dei minori di tutta Italia. Il Codice sancisce il diritto al bambino o all'adolescente di conoscere diagnosi, cure e terapie a cui ci si sottopone. A breve le norme raccolte saranno sottoposte all'attenzione degli operatori della sanità, delle famiglie e dei tutori legali dei minorenni.

Credo che «Ascoltare i bambini sia un punto di partenza importante», ha commentato il garante regionale dei minori della Puglia, Ludovico Abbaticchio.

Il codice «Sarà presentato in tutte le regioni» e sarà «Utilizzato per stimolare le istituzioni affinché, sui temi della salute del minore in stato di ospedalizzazione o ricovero domiciliare venga garantita la massima assistenza In continuità», ha spiegato Abbaticchio.

Gli articoli contengono linee guida sul «Diritto di informazione, a conoscere quali sono le diagnosi e percorsi terapeutici in collaborazione con le famiglie con i tutori responsabili», ha puntualizzato il garante pugliese. Il codice include la questione Covid che «Si è inserita in questo percorso che si aprirà anche con un gruppo di lavoro che lavorerà sulla medicina scolastica».

Per il presidente nazionale dell'Unicef, Francesco Samengo, il prossimo step «Sarà monitorare l'applicazione del codice e intervenire quando non sarà rispettato chiedendo l'intervento delle autorità preposte».

Il Codice rappresenta il «Diritto alla salute cui un minore deve poter accedere in caso di malattia», ha sottolineato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, intervenuta in videocall alla presentazione. Zampa ha detto di apprezzare il ruolo della medicina scolastica, perché è «Uno sguardo speciale grazie a cui tutti i bambini possono essere intercettati a scuola, perché consente di comprendere e rilevare i bisogni di salute a cui non è data risposta, è capace di rilevare carenze e problemi intrafamiliari sconosciuti a cui bisogna dare risposte: la scuola è un luogo dove tutto questo deve avvenire».

«L'intento di questo ministero è creare le condizioni per cui i sistemi scuola e sanità sappiano interagire intorno al bambino e intorno ai suoi bisogni», ha aggiunto la sottosegretaria. Bisogna azzerare «La disparità di accesso ai servizi sanitari sul territorio nazionale: è grave per tutti, per gli adulti e soprattutto per i bambini».

Al governo Zampa è a lavoro, inoltre, per dare vita a un fondo da destinare agli ospedali pediatrici che «Vanno sostenuti a prescindere dalla loro capacità di raccogliere risorse private con cui alimentare buone risposte di salute. Negli ospedali del Nord del Paese ci sono più risorse dal privato - ha ricordato la sottosegretaria - ma abbiamo bisogno di fare in modo che gli ospedali pediatrici possano avere il meglio in tutta Italia, perché la salute dei bambini deve trovare risposta alta e uguale in tutto il Paese».