Bari, nuovi accessi automatizzati al mercato ortofrutticolo. Dal 1 aprile le card prepagate

Palumbo: «Obiettivo eliminare il pagamento in contanti e gli abusivi». Palone: «Trasferimento? Individuata nuova sede, partito il bando»

mercoledì 20 marzo 2019 14.47
A cura di Riccardo Resta
Addio a soldi spiccioli, abusivi e ingressi confusionari: al mercato ortofrutticolo all'ingrosso di Bari, in via Caracciolo, arrivano gli accessi automatizzati che saranno in funzione dal 1 aprile. L'ingresso nell'area mercatale avverrà con l'esibizione di una apposita card prepagata, con tanto di fotografia del possessore, che verrà rilasciata agli aventi diritto a partire dal 27 marzo. A ogni accesso verrà scalato 1 euro dal conto prepagato, che consentirà la permanenza per tutto l'arco della giornata lavorativa all'interno del Moi. Le ricariche potranno essere effettuate sul conto corrente del mercato ortofrutticolo all'ingrosso oppure utilizzando i pos presenti all'interno della stessa area mercatale.

«Per garantire l'accesso alle persone autorizzate ed estromettere gli abusivi abbiamo realizzato con la Soget, la società che gestisce i parcheggi, dei varchi automatizzati all'ingresso di via Caracciolo e di via San Francesco alla Rena - spiega il comandante della Polizia locale Michele Palumbo. Le barriere che si apriranno solo all'atto dell'inserimento di card prepagate con fotografia del soggetto autorizzato all'accesso. L'importo è di 1 euro come tariffa giornaliera per agli autocarri fino a 3,5 tonnellate, e 1,5 Euro per veicoli di peso superiori. Le card hanno tre bande colorate: quella azzurra consente l'accesso dalle 4 alle 19 ai dipendenti. La rossa è per produttori e dipendenti e consente l'accesso dalle 4 alle 19. Quella gialla è riservata ad acquirenti e dipendenti dalle 5 alle 19. L'obiettivo è eliminare il contante dalla transazione, che fino a ora ha comportato anche ritardi nell'accesso al Moi. La fase iniziale che darà qualche problema, ma una volta entrato a regime il sistema permetterà l'ingresso in maniera più veloce e ordinata».

Un intervento, come spiega il maggiore Franco D'Ingeo, incaricato della Polizia locale per la sicurezza nell'area, che si è reso necessario «Per alleggerire il compito del personale di Pl impiegato nel Moi e per congiurare l'intrusione di malviventi». L'assessore cittadino allo Sviluppo economico Carla Palone continua: «Abbiamo aspettato fin troppo, ma c'erano da sbrigare degli atti amministrativi. Partiamo in modo serio dal 1 aprile grazie al coinvolgimento diretto di operatori e associazioni di categoria che ci hanno accompagnato in questo processo nuovo per la città di Bari. Le novità spaventano, ma il nostro obiettivo è dare dignità agli operatori del mercato generale e di tutti gli altri mercati».

Il prossimo passo per il Moi sarà il cambio di sede, previsto per il 2020 o al più tardi per il 2021. «Abbiamo già individuato la nuova sede e fatto partire il bando - continua Palone. Vogliamo dare una casa nuova a una delle aziende più grandi che abbiamo in città, che conta un indotto di 1.700 operatori per un totale di 54 imprese. Siamo al lavoro per loro e per chi frequenta i mercati».