Autista Amtab aggredito sul bus, i sindacati: «Azienda si costituisca parte civile»

La lettera aperta: «Non è più tollerabile che accadano questi fatti brutali. Prendere provvedimenti»

giovedì 11 maggio 2023
«Solidarietà al lavoratore vittima dell'ennesimo atto di violenza ingiustificata, l'autista di un bus della linea 19 che collega quartiere San Pio a Bari». La denuncia arriva da parte dei sindacati dei trasporti all'indomani dell'aggressione subita da un autista Amtab alla guida del bus dove prestava servizio.

In una lettera indirizzata al presidente Amtab, Sabino Persichella, al sindaco Antonio Decaro, al prefetto e al questore, i segretari provinciali delle sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Ugl Autoferrovieri, Faisa-Cisal, Cisas, Cildi, Confail ricostruiscono i fatti: «L'autista dell'Amtab con grande professionalità e rispettoso dei regolamenti, che impongono la salita e la discesa dei passeggeri alle fermate prestabilite e autorizzate, si è rifiutato di far salire un utente fuori fermata. Giunto a Bari nei pressi della Chiesa dei Carmelitani, in via Napoli, si è ritrovato lo stesso personaggio alla fermata, a quel punto costretto a rispettare il regolamento su descritto il tizio di San Pio è salito sul bus e con un'arma impropria un "manganello telescopico" con fare minaccioso si è scagliato verso il posto guida, frantumato i vetri della porta che separa l'autista dai passeggeri facendo schizzare i vetri sul volto e negli occhi del conducente, non contento ha sfogato la sua ira colpendo con violenza il conducente che è stato prontamente soccorso e portato in ospedale. Ovviamente il "tizio" si è prontamente dileguato soddisfatto della sua "vendetta"».

In conclusione si legge: «Le scriventi Organizzazioni Sindacali, si augurano che la Dirigenza Aziendale voglia costituirsi parte civile. Non è più tollerabile che accadano queste brutali aggressioni a coloro che svolgono il proprio lavoro, per l'ennesima volta chiediamo a gran voce che siano presi provvedimenti seri per garantire la sicurezza dei lavoratori e azioni possibili per arginare il problema delle aggressioni».