Assunzione personale sanitario per il contact tracing in Puglia, è polemica fra Gemmato e Lopalco
Il coordinatore di Fratelli d'Italia: «La Regione non ha firmato nessuno dei 133 contratti previsti». L'assessore: «Integrate già 61 unità, di cui 38 medici»
venerdì 20 novembre 2020
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La strategia del contact tracing in Puglia diventa terreno di acceso scontro politico fra la giunta Emiliano e l'opposizione di centrodestra. A scagliare il sasso è stato l'onorevole Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, che ha attaccato la gestione della sanità regionale.
«Nonostante il presidente Michele Emiliano avesse dichiarato (16 ottobre 2020) che le strutture sanitarie pugliesi a causa del forte incremento di contagi da SARS-COV-2 non erano più in grado di tracciare i soggetti positivi nei processi di contact tracing, la Regione Puglia non ha provveduto a formalizzare nessun contratto dei 133 previsti dall'ordinanza del capo del dipartimento della protezione civile - dichiara Gemmato. Il 24 ottobre scorso, infatti, con ordinanza era stato disposto, al fine di garantire l'operatività del sistema di ricerca e gestione dei contatti dei casi di COVID-19 (contact tracing), il reperimento su base regionale di 1500 unità (in tutta Italia) di operatori sanitari individuati tra medici abilitati non specializzati, infermieri, assistenti sanitari ed altre figure specifiche; e 500 unità di addetti ad attività amministrativa di età tra i 18 e i 30 anni, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado da destinare a supporto delle strutture sanitarie regionali. Malgrado le sollecitazioni del Ministero, la Regione Puglia non ha formalizzato alcun contratto. Pertanto ho chiesto al presidente del Consiglio dei Ministri, con un'interrogazione parlamentare, cosa intenda fare per favorire l'accelerazione delle assunzioni».
Pronta la replica di Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità, che respinge le accuse: «Comunico al coordinatore di FdI Puglia on. Gemmato che, contrariamente a quanto da lui dichiarato, le assunzioni del personale per effettuare il contact tracing sono state regolarmente effettuate. I contratti di medici, infermieri, tecnici e amministrativi sono stati già sottoscritti, il personale selezionato è stato assunto e ha anche già effettuato le visite mediche, incluso il tampone, propedeutiche all'attività da svolgere. E questo nonostante molti dei nominativi selezionati, messi a disposizione dalla protezione civile nazionale, non fossero disponibili ad entrare in servizio pur comparendo nell'elenco. Nel dettaglio sono già stati assunti 61 sanitari (di cui 38 medici), 21 amministrativi e sono in corso le procedure per individuare il restante personale disponibile a prendere servizio sino al raggiungimento del numero massimo di 100 sanitari e 33 amministrativi».
L'ultimo capitolo della polemica è ancora di Gemmato, che risponde a Lopalco: «Ringrazio l'assessore Lopalco per la celere risposta con la quale ha confermato che la Puglia è indietro con le assunzioni del personale sanitario disposte dal capo della protezione civile. In un momento di estrema emergenza -così come confermano le dichiarazioni del presidente Emiliano e la richiesta di zone rosse in Puglia, nonché l'auspicio di lockdown generalizzato, più volte espresso in tv dallo stesso assessore Lopalco- ci si aspetta celerità nelle azioni, invece, ad oggi, nonostante il richiamo del Ministero (come da allegato), la Puglia è ancora indietro. Lopalco, quindi, risponda al Ministero magari spiegando a quale graduatoria ha attinto per l'assunzione e a quale atto amministrativo fa riferimento quando parla del numero di contratti firmati ad oggi».
«Nonostante il presidente Michele Emiliano avesse dichiarato (16 ottobre 2020) che le strutture sanitarie pugliesi a causa del forte incremento di contagi da SARS-COV-2 non erano più in grado di tracciare i soggetti positivi nei processi di contact tracing, la Regione Puglia non ha provveduto a formalizzare nessun contratto dei 133 previsti dall'ordinanza del capo del dipartimento della protezione civile - dichiara Gemmato. Il 24 ottobre scorso, infatti, con ordinanza era stato disposto, al fine di garantire l'operatività del sistema di ricerca e gestione dei contatti dei casi di COVID-19 (contact tracing), il reperimento su base regionale di 1500 unità (in tutta Italia) di operatori sanitari individuati tra medici abilitati non specializzati, infermieri, assistenti sanitari ed altre figure specifiche; e 500 unità di addetti ad attività amministrativa di età tra i 18 e i 30 anni, in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado da destinare a supporto delle strutture sanitarie regionali. Malgrado le sollecitazioni del Ministero, la Regione Puglia non ha formalizzato alcun contratto. Pertanto ho chiesto al presidente del Consiglio dei Ministri, con un'interrogazione parlamentare, cosa intenda fare per favorire l'accelerazione delle assunzioni».
Pronta la replica di Pier Luigi Lopalco, assessore alla Sanità, che respinge le accuse: «Comunico al coordinatore di FdI Puglia on. Gemmato che, contrariamente a quanto da lui dichiarato, le assunzioni del personale per effettuare il contact tracing sono state regolarmente effettuate. I contratti di medici, infermieri, tecnici e amministrativi sono stati già sottoscritti, il personale selezionato è stato assunto e ha anche già effettuato le visite mediche, incluso il tampone, propedeutiche all'attività da svolgere. E questo nonostante molti dei nominativi selezionati, messi a disposizione dalla protezione civile nazionale, non fossero disponibili ad entrare in servizio pur comparendo nell'elenco. Nel dettaglio sono già stati assunti 61 sanitari (di cui 38 medici), 21 amministrativi e sono in corso le procedure per individuare il restante personale disponibile a prendere servizio sino al raggiungimento del numero massimo di 100 sanitari e 33 amministrativi».
L'ultimo capitolo della polemica è ancora di Gemmato, che risponde a Lopalco: «Ringrazio l'assessore Lopalco per la celere risposta con la quale ha confermato che la Puglia è indietro con le assunzioni del personale sanitario disposte dal capo della protezione civile. In un momento di estrema emergenza -così come confermano le dichiarazioni del presidente Emiliano e la richiesta di zone rosse in Puglia, nonché l'auspicio di lockdown generalizzato, più volte espresso in tv dallo stesso assessore Lopalco- ci si aspetta celerità nelle azioni, invece, ad oggi, nonostante il richiamo del Ministero (come da allegato), la Puglia è ancora indietro. Lopalco, quindi, risponda al Ministero magari spiegando a quale graduatoria ha attinto per l'assunzione e a quale atto amministrativo fa riferimento quando parla del numero di contratti firmati ad oggi».