Aggressione al corteo antifascista, concluse le indagini su 28 militanti di Casapound

A dieci persone è contestato anche il reato di lesioni aggravate. Altri 5 sono indagati fra i partecipanti alla manifestazione contro Salvini

mercoledì 8 maggio 2019 18.57
Concluse le indagini sull'aggressione, avvenuta nel quartiere Libertà di Bari il 21 settembre 2018, ad alcuni manifestanti che si trovavano in via Eritrea tornando da un corteo antifascista organizzato dopo la visita del ministro dell'Interno Matteo Salvini, nello stesso quartiere qualche giorno prima. Riorganizzazione del disciolto partito fascista e organizzazione di una manifestazione a carattere fascista sono i reati contestati dalla Procura di Bari a 28 militanti del partito di estrema destra CasaPound.

Tra i 4 feriti in occasione dell'aggressione ci fu anche l'assistente parlamentare dell'eurodeputata Eleonora Forenza. A dieci dei 28 militanti di CasaPound è contestato anche il reato di lesioni personali aggravate. Nei giorni scorsi la Corte di Cassazione ha confermato il sequestro della sede barese del movimento di estrema destra.

L'avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato a 33 persone. Oltre ai 28 di CasaPound, sono indagati 5 manifestanti antifascisti accusati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale. Le indagini della Digos sono coordinate dal procuratore aggiunto Roberto Rossi.