Addio a monsignor D'Urso, l'arcivescovo Satriano: «Un vero buon samaritano»

«Il suo cammino ha anticipato l'immagine della Chiesa da campo tanto cara a Papa Francesco»

sabato 24 settembre 2022 16.42
Bari piange la scomparsa di monsignor Alberto D'Urso, il sacerdote che ha lottato contro l'usura e ha aiutato tante persone a uscire dalla morsa dell'estorsione.

Monsignor Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, lo ricorda così: «Pensare all'Antiusura e a don Alberto D'Urso è da tempo una cosa sola. Sin dall'intuizione di Mons. Mariano Magrassi ad oggi, qui in Puglia e anche a livello nazionale, l'impegno per l'Antiusura è sempre coinciso con la vita di questo sacerdote – parroco, che ha affiancato Padre Massimo Rastrelli, fondatore della prima Fondazione antiusura di matrice ecclesiale e ne ha proseguito il cammino con la nascita della Consulta Nazionale delle Fondazioni Antiusura».

«Don Alberto D'Urso, attraverso la collaborazione di tanti laici ha innervato il tessuto ecclesiale e sociale aprendolo ad una sensibilità sempre più attenta al flagello dell'usura - prosegue Satriano. Quanto raggiunto oggi a livello nazionale è frutto della passione e dell'amore per Dio e per l'uomo. Vero buon samaritano di questo tempo storico, don Alberto ha attestato la misericordia di Dio nella forma di una giustizia sociale, perseguita con cuore pronto e attento ai segni dei tempi. Le varie crisi economiche e la crescente cultura edonista hanno prodotto vari 'malcapitati' sulle strade di una storia dove, oltre la criminalità, l'indifferenza di molti, talvolta anche delle strutture sociali, hanno accentuato il malessere di singoli e famiglie. La creazione di una rete nazionale ad opera di questo piccolo grande uomo e di quanti lo hanno coadiuvato a prezzo di sacrifici personali ha rappresentato, per molti, un respiro di speranza. Non scevro da errori e imperfezioni questo cammino ha anticipato l'immagine della Chiesa da Campo tanto cara a Papa Francesco. Grazie don Alberto, la tua vita e il tuo impegno sia seme di speranza per la nostra Chiesa e la nostra società».