A Bari un murale per Raffaella Carrà, un messaggio contro le discriminazioni

L'opera è stata realizzata dall'artista Giuseppe D'Asta per Retake, a finanziarla l'assessorato al Welfare

sabato 29 ottobre 2022 14.55
Nell'ambito delle iniziative di sensibilizzazione promosse con l'avvio del Centro antidiscriminazioni comunale per sostenere le persone vittime di discriminazione o violenza o che si trovino in condizioni di vulnerabilità legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere, stamattina è stato inaugurato il murales raffigurante Raffaella Carrà, icona e punto di riferimento per le persone LGBTQI+. L'opera è stata realizzata lungo il muro del sottopasso Duca degli Abruzzi da Giuseppe D'Asta e dall'associazione Retake Bari con il coinvolgimento degli adolescenti che frequentano i centri socio-educativi della città.

All'inaugurazione sono intervenuti l'assessora al Welfare Francesca Bottalico, la coordinatrice del Centro antidiscriminazioni Marika Massara, l'artista Giuseppe D'Asta e i volontari di RetakeBari. Prevista la partecipazione straordinaria del coro Doremixed.

«Il murales di Raffaella Carrà che come Assessorato al Welfare abbiamo voluto e finanziato e oggi inauguriamo con RetakeBari e Giuseppe d'Asta, è parte della campagna di comunicazione che abbiamo scelto per diffondere il nuovo servizio comunale», commenta Bottalico.

«Ha deciso di togliersi la vita, perché non riusciva a essere se stessa, insultata e bullizzata da anni nella scuola, nei luoghi di aggregazione e poi per strada - racconta Bottalico. Chiara, una ragazza trans di 19 anni, si è suicidata nella sua casa in provincia di Napoli. Per lei e per quanti e quante sono violentat*, insultat* e ammazzat*; per le famiglie, gli operatori sociali, per gli insegnanti e per chi quotidianamente si impegna per educare alla libertà di essere, vivere e amare. Noi ci siamo, ora più forti e uniti, con il nuovo Centro Antidiscriminazioni Bari dell'assessorato al Welfare e con l'equipe di Medihospes».

Il Centro antidiscriminazioni comunale, gestito dalla cooperativa sociale Medihospes nell'ambito delle attività della Rete dei Centri Antiviolenza SanFra, ha ricevuto un finanziamento pubblico per la fase di start up e per il primo anno di attività da UNAR - Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali ad esito dell'avviso del Dipartimento per le Pari opportunità e UNAR della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per accedere al servizio è necessario prenotare telefonando al numero attivo h24 328 8212906 o inviando una mail a centroantidiscriminazionibari@gmail.com.