A Bari protestano giostrai e ambulanti pugliesi di fiere e sagre

La manifestazione davanti al Consiglio regionale. De Santis: «Saremo i primi a ripristinare queste attività»

mercoledì 1 luglio 2020 18.37
Tornano a protestare a Bari giostrai, ambulanti e operatori pugliesi del settore di sagre e fiere. Con l'emergenza Covid e il blocco degli eventi pubblici, infatti, tutto il comparto ha visto sfumare i guadagni della stagione primaverile, e gli addetti ai lavori temono di non riuscire a salvare neanche una porzione d'estate. Molti operatori, infatti, lavorano solo durante questo tipo di eventi, circa 600 organizzati in Puglia nel periodo da marzo a ottobre, in concomitanza delle stagioni più calde. Stamattina la protesta davanti al Consiglio regionale di via Gentile, per chiedere che anche questo tipo di attività venga fatto ripartire per consentire agli operatori di lavorare.

In giornata il presidente Michele Emiliano, l'epidemiologo Pierluigi Lopalco e l'assessore al Turismo Loredana Capone hanno annunciato a breve l'ordinanza per disciplinare la riapertura di sagre e feste popolari. Nel frattempo una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, e dal consigliere del presidente Emiliano Domenico De Santis.

Ai manifestanti sono state illustrate una serie di misure attive per aiutare tutto il sistema imprenditoriale pugliese che la Regione Puglia ha già attivato, come il microprestito, il Titolo II e le nuove misure di aiuto al reddito, il Red, che dà la possibilità ai nuclei familiari con quattro persone e un bilancio annuo inferiore ai 4mila euro, di ottenere 500 euro per 12 mesi.

«In più - ha aggiunto Domenico De Santis - è stato ricordato che la Regione Puglia è la prima a ripristinare la possibilità di svolgere la loro attività. In queste ore, infatti, il presidente Michele Emiliano e gli uffici regionali sono al lavoro per la definizione di un'ordinanza che dia la possibilità di riaprire le sagre e le feste popolari. Per quanto riguarda gli aspetti legati alla Regione, dopo le indicazioni che sono state date dal professor Lopalco ci sono le condizioni per individuare le modalità con cui i Comuni possano far ripartire queste attività in sicurezza».

L'incontro si è concluso con la smobilitazione del presidio che era stato organizzato davanti alla sede della Regione.