Vivarini dopo Bari-Catanzaro: «Partita senza anima»

Le parole dell'allenatore biancorosso dopo la sconfitta interna

sabato 20 dicembre 2025 00.20
A cura di Gianluca Battista
Vincenzo Vivarini, tecnico del Bari, ha parlato al termine della sfida persa in casa per 1-2 contro il Catanzaro. L'allenatore abruzzese si è soffermato sulla prestazione insipida dei suoi.

«Se la si vede asetticamente, siamo stati anche ordinati, ma è stata una partita condotta senza grinta, senza nerbo - ha detto ai giornalisti - Bisogna essere lucidi nell'analisi su come l'avevamo preparata e su quella che poi è stata la partita. La prestazione è chiaro che non sia stata all'altezza della prestazione. I motivi ora li conosciamo, in settimana la squadra lavora anche molto bene, non ha problemi di nessun tipo nello spogliatoio, poi arriva la partita e manca aggressività, lotta, passione nel volere il risultato. Soprattutto sulla fase di possesso palla abbiamo problemi - ha sottolineato - perché sbagliamo passaggi facili. E con una squadra come il Catanzaro molto brava a palleggiare, se perdi palla subito e non la giochi tu, poi la partita si fa molto difficile. Sotto l'aspetto di ordine e di quello che devono fare, qualcosa si vede, ma se non ci metti l'anima non va. Meglio nel secondo tempo, ma non basta, serve più piglio».

Vivarini ha quindi ribadito il concetto base di questa stagione: «Dobbiamo lavorare, l'analisi se la faranno i giocatori e la farò anch'io. Ma adesso dobbiamo pensare a fare bene con l'Avellino».

Quindi l'allenatore abruzzese si è soffermato su quanto c'è da fare: «Il concetto è questo: se tu non riesci a fare le cose che provi per il possesso palla, si fa dura. Il punto è che sbagliare passaggi facili contro una squadra come il Catanzaro, significa che si fa dura. Abbiamo sbagliato sul gol loro anche e nel primo tempo arrivavamo piano anche nelle aggressioni. Questa è la seria B - ha rimarcato Vivarini - e bisogna giocare bene in fase di possesso e di non possesso. Da quando sono arrivato ho cercato di lavorare sulle posizioni tra i reparti, su quell'ordine che abbiamo avuto. Ma non basta, anche se non è con la bacchetta magica che tutto va a posto. Quando abbiamo palla andiamo in apprensione e quindi corri il rischio di fare figure come quella di questa sera. Lavorare, lavorare, lavorare».

Poi un passaggio chiave sul mercato ed un messaggio lanciato al club: «Da quando sono arrivato mi sono subito reso conto della situazione e la preoccupazione è tanta. Bisogna però essere lucidi in queste situazioni e sul mercato la società sa che deve fare un grosso lavoro, altrimenti corriamo pericoli molto alti».