Verso Foggia-Bari, Auteri: «Senza pubblico piccolo vantaggio. Consenso va conquistato sul campo»

Il mister biancorosso alla vigilia del derby del Tavoliere: «Bianco sarà della partita, De Risio no. Covid? La Lega deve fare più attenzione»

sabato 31 ottobre 2020 15.41
A cura di Riccardo Resta
«L'assenza del pubblico in partite di questo tipo, con piazze calde e in un derby, è un piccolo vantaggio. Il pubblico è una componente importante, ma il confronto avviene sempre sul campo. La nostra mentalità ci impone di non fare differenze fra partite in casa e fuori». Così mister Gaetano Auteri alla vigilia dell'incontro che domani vedrà il suo Bari impegnato allo Zaccheria per il delicato derby in trasferta con il Foggia.

Presentando la gara, Auteri ha detto: «Il Foggia è una buona squadra, è difficile che in un campionato così serrato emergano valori definitivi. I rossoneri Possono fare un campionato di medio-alta classifica, hanno spessore e organizzazione. Hanno perso partite ma non sono mai stati surclassati. Bisogna giocarla al massimo, con grande attenzione. Non facciamo valutazioni sui risultati nostri e degli avversari, sappiamo che solo il campo determina i verdetti. Lì dobbiamo avere voglia di confrontarci per raccogliere il massimo. Il Foggia è agonisticamente forte, dobbiamo accettare il confronto, con equilibrio e giudizio; dobbiamo fare una partita attenta, determinata, bisogna riequilibrare i valori in campo. Abbiamo lavorato in settimana sugli sviluppi della partita, è importante avere facce diverse».

Guardando in retrospettiva a quanto fatto nelle prime giornate, Auteri spiega: «Nel calcio tutto è in relazione ad altri fattori. Con il Catania non avevamo spazi all'inizio, poi li abbiamo trovati e siamo stati più veloci. Il nostro approccio non è stato cattivo, ma inizialmente abbiamo commesso troppi errori in fase di uscita, concedendo opportunità al Catania che aveva costruito la partita sui nostri errori. Non serve a nulla guardare la classifica, dobbiamo pensare a fare la prestazione e non al risultato. Dobbiamo guadagnare il consenso esterno sul campo, sapendo che non è mai facile. Dobbiamo acquisire i meriti partita dopo partita. Le trappole sono disseminate ovunque, non ci sono risultati predeterminati; gambe in spalle e giochiamo con intelligenza e autorevolezza. I punti che abbiamo fatto finora li abbiamo raccolti con merito, anche se questo non conta nulla adesso. Possiamo e dobbiamo ancora migliorarci».

Facendo una rassegna delle condizioni generali dei singoli, il tecnico spiega: «De Risio ha avuto un problema dal secondo giorno che è stato con noi. È "pronto" ma va reinserito nel progetto squadra; non andrà in campo, dovrà dimostrare di meritare più degli altri perché cortesie non se ne fanno. Come sempre valuterò chi sta meglio, sono tutti allo stesso livello. Montalto e Maita stanno bene, sono disponibili e impiegabili. Bianco sarà della partita, Simeri ha ancora bisogno di tempo, Andreoni non ci sarà per un po' perché lo abbiamo mandato a curarsi. Per fortuna abbiamo una rosa in cui tutti possono interpretare sistemi e moduli doversi, ma dobbiamo imporre sempre i nostri criteri con cattiveria. Se serve bisogna avere anche la faccia sporca. Non ho deciso che scelte fare, valuto tutti; non ci sono bocciature o promozioni definitive, fino a domani considererò ogni aspetto. Abbiamo bisogno di tutti».

Poi una "stoccata" alla Lega Pro per la gestione dei casi Covid che stanno scoppiando nel girone C: «I rinvii possono condizionare il calendario, che già prevede tanti turni infrasettimanali. Bisogna trovare i tempi dove entrare; il contatto con il virus può avvenire in qualsiasi modo, ma noi viviamo praticamente in bolla. Dobbiamo essere molto più attenti, i contagi di sei giocatori della Vibonese forse sono conseguenza della partita con la Viterbese, che ha aspettato fino all'ultimo l'esito dei test. Ci vorrebbe più attenzione da parte della Lega, che non ho visto».