Verso Bari-Gela, Cornacchini: «Felice che si giochi. Neglia al centro dell'attacco»

Il tecnico nel pre gara: «Di Cesare si è allenato poco, non ci sarà. Bolzoni ha recuperato. Queste situazioni le ho già vissute in passato»

sabato 30 marzo 2019 13.52
A cura di Riccardo Resta
La partita dei misteri alla fine si giocherà. Dopo il tira e molla delle ultime ore, con comunicati "ufficiali" smentiti dai fatti, il Gela è partito alla volta del San Nicola per scendere in campo alle 15 di domani contro il Bari. «Sono situazioni che ho già vissuto - dice il tecnico dei galletti Giovanni Cornacchini alla vigilia. Una volta siamo andati a giocare a Boiano e non abbiamo trovato gli avversari, i padroni di casa. Alla fine sono partiti, si gioca sicuro. Questi problemi li hanno avuti fin dall'inizio, ma poi hanno giocato sempre. Sono contento che si giochi. Nella mia testa sono sempre concentrato, abbiamo tutto da perdere».

Assodato che si giocherà, tocca fare i conti con assenze pesanti: non ci saranno per squalifica il centravanti Simeri e il terzino sinistro Quagliata. In fortissimo dubbio anche Di Cesare, alle prese con i postumi di un infortunio alla coscia: «Valerio non ci sarà, non si è allenato con noi per quasi tutta la settimana - rivela Cornacchini. Bolzoni ha recuperato. Probabilmente Neglia giocherà in posizione di centravanti; sarà 4-2-3-1 con Neglia al centro e Brienza che deve fare da collante fra i reparti. Ci lavoro da un po', faccio delle valutazioni e secondo me Samuele attacca bene la profondità, è difficile trovare un calciatore come lui. Iadaresta sta molto bene, è un ragazzo intelligente, che si adopera per fare anche cose fuori dalle sue caratteristiche. Era stato preso per avere soluzioni diverse nel momento in cui gli avversari si chiudono. Nel momento in cui non si sblocca la partita e ho bisogno di un ariete non voglio sprecare la carta Iadaresta dall'inizio. Bianchi o Aloisi? O uno o l'altro, vedrò. Le valutazioni sono molte, ci sta che dopo 5 minuti non mi piacciano le cose e cambi. A sinistra gioca Nannini, non ci sono altre soluzioni».

E su Simeri, appiedato dal giudice sportivo per due giornate dopo le proteste reiterate all'indirizzo dell'arbitro di Palmese-Bari che gli erano costate il rosso, aggiunge: «Si è reso conto di aver sbagliato. Si sta allenando forte, deve essere così. Di sbagli se ne fanno tanti, si pagano e finisce lì. Sono cose che succedono sempre, in tutte le categorie, in qualsiasi squadra».

Una partita che, al netto delle assenza, vede il Bari ampiamente favorito su una squadra in evidenti difficoltà economiche e societarie. Cornacchini, però, avverte: occhio alla buccia di banana. «Hanno provato probabilmente a condizionare il tutto, dobbiamo essere bravi e concentrati - il refrain del tecnico biancorosso. Guai a prenderla sottogamba. Ho parlato molto con i ragazzi, hanno amici nel Gela e se ti fai prendere dalle voci un po' di rilassamento può subentrare. È una partita complicata, forse un po' di più perché tutti danno per scontata la nostra vittoria contro una squadra con grossi problemi. Dobbiamo essere aggressivi da subito. Per caratteristiche è una squadra che riparte molto bene; il loro campo è al limite della praticabilità. Se fanno la partita gli altri loro preferiscono perché possono andare in contropiede con calciatori di gamba. Dobbiamo essere bravi».

Traguardo in vista, al Bari mancano 8 punti per mettersi alle spalle il purgatorio della D e ritornare fra i pro. Cornacchini con saggezza predica calma anche in vista del traguardo: «Non faccio calcoli, l'ho accennato anche ai ragazzi. Per evitare il braccino corto devi pensare solo alla prossima partita, poi alla prossima ancora. Questa è la cosa più facile per evitare mille problemi. Vivo alla giornata molto serenamente e cerco di inculcare queste cose ai ragazzi. È uscita la data per i festeggiamenti; che esagerazione. Quando ti rilassi un attimo è dura in qualsiasi categoria, in tutti gli sport».