Verso Bari-Campobasso, Mignani: «Non penso al turn over. Botta? È convocato»

Il mister: «Abbiamo bisogno dei tifosi per riprendere la marcia in casa. D’Errico? Ogni tanto bisogna addrizzarlo»

venerdì 18 febbraio 2022 15.16
A cura di Riccardo Resta
È già vigilia di campionato per il Bari, che domani tornerà a calcare il prato del San Nicola dove non ha ancora vinto nel 2022. Avversario di turno sarà il Campobasso, in una partita che mister Michele Mignani presenta così: «I punti valgono lo stesso, in casa e in trasferta. Pensiamo alla partita di domani, che non è semplice. Da fuori sembra tutto più semplice di quel che è all'interno; affrontiamo una squadra con valori, che ha raccolto meno di quello che avrebbe potuto. Dell'andata ricordo una squadra aggressiva, con giocatori di qualità nel reparto offensivo».

Il tecnico biancorosso chiede subito un sostegno maggiore ai tifosi: «Nelle ultime trasferte abbiamo fatto bene, meno bene abbiamo fatto in casa. Abbiamo costruito tanto in casa, vorrei che si ricominciasse a fare punti pesanti da domani. Mi piacerebbe che ci seguissero i nostri tifosi perché abbiamo troppo bisogno di loro, vogliamo che ci aiutino ancora di più nelle partite casalinghe».

Parlando dei singoli, in casa Bari c'è una buona notizia ad aprire la rassegna delle condizioni fisiche: «Botta è stato fermo per il suo problema al ginocchio, ma ha avuto una buona reazione e sta bene. Ha avuto una piccola complicanza oltre al ginocchio che gli ha rallentato l'inserimento in squadra, ma per me domani è convocato e qualche minuto lo può fare. Vediamo come si mette, ma il ginocchio sta bene. Maiello? Non dovrebbe esserci. Misuraca è un ragazzo che abbiamo voluto e di cui conosciamo il valore; l'unico pensiero che ho su di lui, come su Galano e Maiello, è relativo alla condizione. Non so se hanno ancora i 90' nelle gambe, ma in mezzo al campo abbiamo anche Maita che può fare il play, come Misuraca e Mallamo. Al di là del dispiacere di non avere Bianco e Maiello, qualche soluzione la troveremo. Galano? A volte ci fasciamo la testa pensando che se uno non gioca allora non ha il ritmo partita, ma sono ragazzi giovani, allenati; ha avuto un piccolo intoppo che gli ha rallentato l'ingresso in squadra, ma ora sta bene ed è prossimo a cominciare dall'inizio. Terranova? Nell'ultimo periodo aveva giocato quasi sempre, anche trascinandosi qualche problema. Non si tira mai indietro, ma abbiamo deciso di comune accordo di farlo rifiatare almeno una partita. Paponi? Dopo Natale ha avuto qualche piccolo fastidio che non gli ha dato continuità negli allenamenti, ma è a disposizione. Terzini? Valutiamo, sono tutti affidabili e si rigioca subito martedì. C'è bisogno di tutti, perché ho fiducia in tutti».

Sempre in ottica turn over, Mignani assicura di non voler far calcoli anche in vista della sfida contro il Picerno di martedì prossimo: «Penso solo alla partita di domani, dopo la partita ragionerò sul Picerno. Ora c'è il Campobasso e dobbiamo pensare al Campobasso al 150%. D'Errico? A Torre del Greco è entrato bene, ha avuto il piglio giusto e ha rincorso tutti. Non ho nulla contro di lui, ma ogni tanto si perde e va soprappensiero, ma poi torna nel gruppo con veemenza. D'Errico è un ragazzo speciale, di compagnia, simpatico; il gruppo gli vuole bene. Ogni tanto la sua testa prende una curva sbagliata e bisogna cercare di addrizzarla, ma fino a oggi ha fatto un buon campionato e credo che possa fare ancora molto di più. L'allenatore deve pensare a tutto, e anche a motivare chi gioca di meno e chi gioca di più. Siamo stati tutti ragazzi, ogni tanto si commette qualche errore; l'importante è che ci sia rispetto del gruppo, dei compagni, dell'allenatore e della società. Il nostro è un grande club e ci paga a prescindere dal minutaggio».

Dopo un piccolo periodo di flessione, secondo Mignani nel turno infrasettimanale contro la Turris si è rivisto il vero Bari: «Soprattutto nell'ultima partita ho visto lo spirito giusto, che è quello che ci deve contraddistinguere: a Torre del Greco ho visto una squadra con la voglia di aggredire l'avversario e vincere i duelli individuali. I campionati si decidono nella parte finale; questa squadra ha fatto tanti fatti per essere nelle condizioni in cui è oggi. Se siamo squadra, con l'atteggiamento giusto, diventa dura per gli altri. Non si è fatto niente ancora, dobbiamo spingere ancora di più per confermare i risultati ottenuti fino a oggi».

Un'ultima annotazione sulle difficoltà che il Bari incontra nel chiudere le gare: «Ci sono partite e partite, nell'ultima chi è entrato ha dato un grande contributo e ha fatto quello che doveva. Chiudere la partita significa avere la lucidità di gestire meglio alcuni contropiede, soprattutto contro squadre che te lo concedono. Purtroppo, le squadre che giocano contro di noi difficilmente sbagliano in ripartenza, mentre noi difficilmente le chiudiamo».