SSC Bari, parla Piovanello: «Lo stop può capitare. Col Locri ce la metteremo tutta»

Si presenta il centrocampista classe 2000: «Piazza che mi dà grande prospettiva. Il gioco arriverà. Mi ispiro a Messi»

giovedì 25 ottobre 2018 17.32
A cura di Riccardo Resta
Centrocampista classe 2000, Enrico Piovanello è una delle sorprese più piacevoli di questo inizio di stagione. Il giovane ex Padova si è preso in pianta stabile una maglia da titolare, scalando le gerarchie di mister Cornacchini: «Gioco dove mi chiede il mister di giocare - dice Piovanello in conferenza stampa. Il mio ruolo è esterno destro d'attacco, ma qui mi sto trovando bene anche da mezzala sinistra. Spero di farlo bene; mi sono adattato già dalla seconda giornata, quando ho fatto goal», il primo di un millennial in maglia biancorossa.

Per lui l'esordio a Padova, sulle orme di Alex Del Piero, prima dell'arrivo a Bari: «Quando ho debuttato a Padova ho pensato al percorso di Alex Del Piero - racconta Piovanello. Qui ho una grande prospettiva; tutti insieme vogliamo fare bene per questa città. Gruppo unito, ho conosciuto tanta gente nuova. Qui il clima è bello, si sta bene in questa città. Sono stato in via Sparano».

Il Bari è reduce da due pareggi consecutivi dopo le prime quattro vittorie. Piovanello non fa drammi e spiega così la situazione, in vista dello scontro al vertice con il Locri, ospite domenica al San Nicola: «Due pareggi amari per i tifosi, ma possono capitare, soprattutto in campi brutti. Ci stiamo mettendo tutto e cercheremo di vincere questa partita. Il mister è soddisfatto, siamo concentrati, sempre sul pezzo per portare in alto questo Bari. Ci alleniamo insieme da un mese, stiamo iniziando ora a conoscerci. Lo stop può capitare; cerchiamo di portare a casa questa vittoria».

A Marsala un pareggio su un campo sabbioso, diverso da quello del San Nicola dov'è abituato a giocare il Bari. Un motivo in più per crescere: «Dobbiamo migliorare nel gioco, ma ci stiamo lavorando tanto negli allenamenti - spiega il centrocampista. Lo vedremo nelle prossime partite. A Marsala potevo far goal e potevo dare un aiuto alla squadra: bisogna essere più concentrati su quel genere di campi, che io non avevo mai incontrato prima. Anche su un campo brutto dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Le altre squadre danno la vita contro il Bari; noi dobbiamo essere superiori a loro».

Questo Bari è un mix di giovani di belle speranze ed esperti fuoriclasse. Un cocktail che, secondo Piovanello, funziona bene: «Fra noi under qualcuno ha già segnato, poi c'è gente come Aloisi che dei bellissimi cross. Siamo forti e possiamo fare la differenza. Siamo pochi duemila, ma comunque cerco di dar tutto in ogni allenamento. Ciccio e i più grandi sono persone splendida, mi danno una grande mano in allenamento e tanti consigli».

Fra sogni, speranze e le prime esperienze nella carriera di calciatore, Piovanello dice di essere «Un ragazzo timido, che al calcio dà tutto. Vado a scuola al Di Cagno, indirizzo scientifico sportivo». Ma almeno sul suo idolo gli piace vincere facile: «Mi ispiro a Messi. L'obiettivo è giocare nelle grandi categorie: sogno la Serie A e sarebbe bello poterci arrivare col Bari», conclude Piovanello.