Mignani pronto alla sfida contro il Como

Conferenza stampa dell'allenatore del Bari alla vigilia del match del San Nicola

sabato 30 settembre 2023 15.27
A cura di Gianluca Battista
«Abbiamo bisogno di fare punti, a prescindere dall'avversario che avremo di fronte».
Parola di mister Michele Mignani, alla vigilia della sfida che opporrà il Bari al Como, match in programma allo stadio San Nicola domenica 1° ottobre alle 16.15.
Di seguito le varie dichiarazioni sui tanti temi affrontati in conferenza stampa

UN BARI NUOVO
«Io non sto andando a cercare il Bari di due anni fa o dell'anno scorso, ma sto cercando solidità di squadra che ci permetta di fare un gol più degli altri e prenderne uno in meno. Non ci intessa essere belli, ma ci interessa vincere. Nemmeno noi come staff siamo soddisfatti dei punti in classifica, che derivano dalle prestazioni altalenanti. Ed a Parma è successo, come è successo a Terni o a Pisa. So che i tifosi non sono soddisfattissimi del nostro rendimento, ciascuno è legittimato a pensarla come vuole. Cercheremo attraverso impegno, lavoro e voglia di combattere e di ritrovare i risultati».

LA CRESCITA LENTA DEL GRUPPO
«Molti calciatori sono arrivati nell'ultimo periodo e questo non ti aiuta. Non hanno le conoscenze che avevano gli altri e per l'allenatore questo è un problema. Devo essere più bravo di tutto questo per comporre una squadra che comunque faccia prestazione. Se la facciamo buona, abbiamo molte più probabilità di far risultato. Pur essendo stati altalenanti, abbiamo portato a casa anche punti».

DIAW DAL PRIMO MINUTO?
«La condizione di Diaw cresce di giorno in giorno, stiamo valutando se farlo partire dall'inizio. Unica cosa, non vogliamo correre alcun rischio, anche se siamo sulla strada della piena disponibilità».

LO SFOGO DI DI CESARE
«Non do molto peso a ciò che succede fuori dallo stadio, leggo il giusto e non seguo molto i social, perché viene amplificato tutto in negativo. Non so a cosa si riferisse Valerio (Di Cesare), ma è un uomo di 40 anni, maturo, che ha espresso il suo parere. Ho avuto la fortuna di vivere due anni meravigliosi a Bari. Purtroppo nel calcio non si può sempre vivere la continuità delle stagioni passate. Ho imparato a conoscere il tifoso barese che è strainnamorato della sua squadra e quando sei innamorato ti viene concesso qualcosa di più. Noi faremmo di tutto per dar loro altre soddisfazioni e oggi soffriamo anche noi. Le negatività è intesa come "non fasciamoci la testa prima di essercela rotta", pensar male in questo momento, infatti, ti toglie energie».

EQUILIBRIO, NON SOLO PARTE OFFENSIVA
«Dobbiamo essere più prolifici e a non prenderne tanti. Quest'anno è una squadra differente. Forse è un momento in cui non riusciamo ad esprimere il nostro potenziale offensivo, ma bisogna sempre migliorarsi nelle due fasi».

EDJOUMA ED ARAMU
«Quando un giocatore arriva, dopo averlo visto solo in video, capisci cosa devi tirargli fuori. Magari è abituato solo alla fase offensiva e con Edjouma ho provato a capire cosa possa fare e spero sempre cresca di condizione. Aramu l'ho aspettato perché in quel momento sembrava più indietro. Col Parma credevo fosse giusto farlo giocare dall'inizio ed infatti mi ha dato una risposta positiva».

APPROCCIO ALLA PARTITA
«Quando inizi una partita, a volte incontri avversari che per condizione e fisicità ti passano sopra, altre volte la imponi tu. Gli approcci li prepariamo tutti in egual modo. Il Como per me non è una sorpresa, lo scorso anno si è sistemato nel suo lavoro e quest'anno diventa una certezza nel campionato per qualità della rosa e qualità dell'allenatore. Ha grandi valori».

BELLOMO
«Ho sempre grande fiducia verso Bellomo, che non ha mai sbagliato un atteggiamento in questi due anni. In questo momento gli sto preferendo altre scelte, ma questo non vuol dire che non possa avere spazio».

CAPITOLO DIFESA
«Questa squadra non può di certo essere Di Cesare-dipendente, anche se io gli auguro di stare in queste condizioni per altri cinque anni. Matino è anche lui un ragazzo serio, semplicemente facciamo giocare sempre chi ci sembra in uno stato migliore al momento».

SCHEMI ED ATTEGGIAMENTO IN CAMPO
«Le tracce che diamo sono inerenti alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo in rosa. Per fare ciò devi essere in grado di trovare soluzioni offensive. Giocare con più di tre attaccanti ti fa rischiare di scoprire la squadra, poi possiamo scegliere due più bassi ed uno più alto. Importante è mettere i calciatori in zone di comfort».

ACHIK
«Non posso pensare di togliere Sibilli e mettere Achik. Quest'ultimo ha sempre giocato vicino alla linea laterale e devo metterlo lì. Chi non gioca quando perdi è sempre il migliore in campo, evidentemente però, lo ripeto sempre, posso mettere solo tre-quattro giocatori offensivi».

LO SPIRITO GIUSTO
«Nella vita, se uno vuole qualcosa, deve cercare di andarsela a prendere, però purtroppo anche se lo vuoi a volte non è sinonimo che accada. Ciò che è stato, è stato l'11 giugno. Andiamoci a prendere con la forza tutto ciò che abbiamo perso. Al tifoso barese dico che è un tifoso meraviglioso e che se ci sta vicino ci dà certamente tanta forza. E noi non lesineremmo mai impegno».