Bari-Sudtirol 2-2, Mignani: «Un punto d’oro, la squadra ha avuto grande reazione»

Il tecnico: «Potevamo cercare di avere i ritmi della ripresa nel primo tempo». Salcedo: «Il mister ha fatto bene a punzecchiarmi»

sabato 12 novembre 2022 17.09
A cura di La Redazione
«La partita è stata intensa e dura, lo sapevamo. Conoscevamo bene il Sudtirol, io lo conosco ancora meglio dei miei calciatori. Sono fisici e organizzati, non so dire se è giusto o non giusto: poteva finire con tutti i risultati». Così mister Michele Mignani commenta il pareggio in rimonta del suo Bari, che al San Nicola fa 2-2 contro il Sidtirol.

«Per noi è un punto guadagnato, un punto d'oro; la squadra ha avuto una grande reazione - prosegue Mignani. Sul piano puramente fisico, loro hanno struttura e centimetri; la preoccupazione era anche sulle palle inattive. Abbiamo provato a portarla giocando, abbiamo aperto il gioco sulle fasce, con Bellomo e Salcedo. Da destra siamo andati al cross con Pucino, meno a sinistra. Non meritavamo di andare sotto di due goal, loro sono stati bravi a farli e non aggiungo altro. Con orgoglio abbiamo alzato i ritmi e abbiamo anche rischiato di vincere».

Il tecnico analizza: «Potevamo cercare di tenere i ritmi del secondo tempo anche nel primo, ma le partite sono così. Nei primi tempi ci si studia di più, entrambe si sono affrontate per giocarsela ma se si escludono gli episodi la partita è stata in equilibrio nel primo tempo. Nella ripresa abbiamo alzato i ritmi, abbiamo imposto al Sudtirol di restare nella propria metà campo. Nel primo tempo comunque abbiamo provato a creare le occasioni per fare goal».

Sui singoli e le scelte, Mignani spiega: «Cheddira non si è allenato con la squadra per tre giorni, oggi mi ha fatto capire che non si sentiva libero mentalmente e la decisione è stata quella di portarlo in panchina. Antenucci è stato bravo a lavorare dentro e fuori, Salcedo ha bisogno di spazi e quando se li è cercati ha creato fastidi, è andato via agli avversari. Abbiamo una rosa ampia, quando togli uno e metti l'altro la prestazione e il risultato devono essere gli stessi. Maiello e Vicari hanno avuto un risentimento muscolare, nulla di grave ma non erano liberi per giocarla; fosse stata l'ultima partita si sarebbero messi a disposizione, ma non utilizzarli è stata una scelta mia per non rischiarli. Nel secondo tempo, anche prima dei cambi, la squadra ha cambiato marcia. Contro una squadra fisica come questa valuti tante cose, tra cui l'equilibrio. Senza Cheddira volevo giocare con Scheidler (che sta bene e l'ha dimostrato), Antenucci e Salcedo. Botta dall'inizio sarebbe stato una forzatura, poi a lui ho chiesto di fare la mezzala quando c'è stato da forzarla; lui per certi versi rende meglio quando si allontana dalla porta. Ricci diventa devastante quando interpreta il suo calcio: partite palla al piede e andare via all'avversario. Quello che fa meno bene è andare via senza palla, arrivare col tempo giusto per ricevere la palla e metterla. Quando la partita ha bisogno di accelerazioni, lui spesso lo fa; deve anche riuscire a servire l'ultimo passato preciso. I goal si possono fare in molti modi e li possono fare tutti. Oggi siamo stati pericolosi su palla inattiva e da fuori con la punizione di Salcedo. Se uno gioca più spesso è chiaro che può fare più goal. Scheidler? Devo rompergli le scatole tutte le settimane, deve sporcarsi la maglietta e il volto. Qualche volta dei calci gli fanno bene, oggi ha fatto vedere qualità e quantità».

Il tecnico non commenta gli arbitraggi, anche oggi abbastanza sfavorevoli per i galletti: «Vado avanti sulla mia linea, ci sono cose che non capisco e nessuno me le spiega. Visto che guardalinee e arbitro si parlano, non capisco perché il guardalinee alzi la bandiera e non lo dica all'arbitro, inducendo una squadra a fermarsi. Ma l'errore è stato nostro, non possiamo allenare ciò che non dipende da noi. Dobbiamo cominciare tutte le partite pensando che gli arbitri siano bravi e in buona fede, al resto non si può pensare».

Un finale pensiero sul pubblico biancorosso: «I tifosi? Ho quasi finito le parole. Venire al giocare al San Nicola è il momento più bello della settimana. Ai ragazzi ho detto di crederci, per noi e per loro. Viene voglia di giocare anche a me in questo stadio, ma purtroppo non ce la faccio», conclude Mignani.

eddie salcedo


Eddie Salcedo, autore del super goal del pareggio, commenta così: «Veramente bello, anche per l'atmosfera. La dedica è per mio padre, avevamo discusso in settimana poi è venuto qui a trovarmi e mi è stato vicino. La vivo bene, il primo goal dopo tanto tempo mi ha sbloccato dentro. Devo farmi trovar pronto, questo goal mi ha aiutato mentalmente. Sono partito da trequarti, ma c'era poco spazio e il mister ci ha chiesto di aprirci per creare un 4-4-2 con Mirco a sinistra. È quasi un anno che non giocavo titolare, ero stanco; per fortuna è arrivato questo goal che mi ha sbloccato. Nel primo tempo abbiamo avuto la palla, loro si sono schiacciati e hanno approfittato di due occasioni; nella prima ci siamo anche fermati perché il guardalinee aveva sbandierato. La partita è stata difficile, loro erano chiusi e i due goal ci hanno fatto male; noi siamo stati bravi a reagire. Sono quattro partite che le decisioni Var ci stanno penalizzando, ma non possiamo attaccarci a queste cose. La palla da metà campo sembrava fuori, ma gli arbitri hanno deciso così. Dobbiamo rimanere uniti e cercare di dare sempre di più, poi le vittorie arriveranno; ora ci sta andando un po' tutto contro. Io sono sempre pronto per mister e squadra, sento la responsabilità e con l'assenza di Cheddira devo cercare di dare il massimo. Qui si aspettano molto da me, so che posso dare molto di più e il mister ha avuto ragione a punzecchiarmi per bene».

Leandro Greco, vice del tecnico tirolese Bisoli, analizza: «La squadra aveva speso tanto, siamo andati in vantaggio meritatamente. I ragazzi sono stati fantastici come impegno e qualità. Nel secondo tempo è stata un'altra partita ma ci poteva stare, sapevamo la forza del Bari. Abbiamo avuto le possibilità per andare a vincere, con Rover e Carretta. Nel complesso è stata equilibrata, ma un po' di rammarico c'è: potevamo pensare di portarla a casa fossimo andati sul 2-0 al riposo, ma il Bari è una squadra importante e per la nostra crescita è una buona prova. Bari è una piazza importante, è bello affrontare in questa serie B piazze che sanno di calcio. Loro hanno qualità, sono partiti forte e anche se hanno avuto un periodo di appannamento la serie B è molto lunga. È difficile dire dove collocare il Bari, noi eravamo spacciati qualche mese fa e ora stiamo facendo un percorso per noi straordinario. Manca ancora tanto, per noi e per tutti quanti».

Tait, autore del primo goal del Sudtirol, dice: «Partita tosta, un buon punto per noi fuori casa. Dovevamo essere più bravi a chiuderla, ma ci portiamo a casa un punto contro una squadra forte. Il nostro obiettivo è la salvezza, quando arriverà si penserà ad altro. Sul goal ho avuto ansia, il check del Var è stato lungo. Loro pensavano che la palla fosse fuori, il Var ha controllato ed era dentro. Noi eravamo tranquilli perché l'avevamo vista dentro, anche se per il Bari, logicamente, era fuori. Peccato non sia stato un goal da tre punti».