Bari-Locri 3-0, Cornacchini: «Avevamo giusta rabbia». Pozzebon: «Buona risposta»

Il mister: «Si è vista fluidità. Il risultato di una settimana tosta». L'attaccante: «Mi sono sbloccato mentalmente»

domenica 28 ottobre 2018 17.23
A cura di Riccardo Resta
Dopo due pareggi consecutivi il Bari torna alla vittoria, in un match che sulla carta si presentava delicato, contro la seconda in classifica. I biancorossi passeggiano per 3-0 contro il Locri al San Nicola, portando a casa probabilmente il più convincente successo della stagione. Soddisfatto, e non potrebbe essere altrimenti, mister Giovanni Cornacchini nel post gara: «Si è vista fluidità di gioco, che ha portato anche al ritorno al goal degli attaccanti - dice il tecnico in sala stampa. La vittoria fa sempre piacere. Abbiamo fatto una settimana tosta, aumentando i carichi di lavoro; avevano tutti la giusta rabbia».

Positivo anche il giudizio sui singoli e sul 4-2-3-1: «Sono contento per Turi che si è presentato con umiltà e attenzione, se l'è giocata alla grande. Merito a questi ragazzi che stanno lavorando bene. Dipende tanto dalla disponibilità dei giovani: Piovanello ha fatto una grandissima partita, Langella è entrato con caratteristiche diverse. Il 4-2-3-1 può essere un modulo giusto, anche perché Brienza può giocare veramente ovunque. Pozzebon? Lo conosco. Se giochi nel Bari conta tanto la tenuta mentale. Condizione tecnica e fisica ci sono, deve crescere mentalmente. Era condizionato dal giocare poco».

Una vittoria che ridà fiducia all'ambiente dopo qualche mugugno di troppo. L'obiettivo ora è confermarsi e trovare ancor più concretezza: «Di partite ne dobbiamo giocare ancora molte - ricorda Cornacchini. Siamo i più forti e non mi voglio nascondere. Mi soffermo su quello che dobbiamo migliorare; pretendo molto dai miei perché sono calciatori importanti. Se finiva 2-0 non ero molto felice, abbiamo creato 7-8 palle goal clamorose. C'è stato un momento in cui non andavamo più lunghi; per questo ho messo gente che aggrediva la profondità. Sono contento per la prestazione, il risultato e soprattutto la reazione della squadra. Finora le prestazioni non mi avevano fatto impazzire; oggi ho visto una squadra che giocava di prima. L'azione del goal di Floriano, per esempio, è arrivata uscendo dalla prima pressione».

demiro pozzebon
Sorrisi anche per l'attaccante Demiro Pozzebon, tornato al goal dopo la prima giornata, all'esordio da titolare in campionato. «Sono contento a livello personale, perché per noi attaccanti il goal è vitale. Mi sono sbloccato dopo 7', e quindi ho affrontato la gara con più serenità. La staffetta non mi ha pesato: sono un calciatore che ha bisogno di stimoli. Mi ha penalizzato giocare poco, ma se inizio a prendere la fiducia del mister divento un altro calciatore. Dopo il goal ho avuto un'altra occasione, l'ho sbucciata troppo. Stavo già esultando. Floriano è stato bravo ad accompagnare l'azione del secondo goal, è una cosa che studiamo in allenamento. Mi sento meglio fisicamente, e sto lavorando meglio in settimana: quello di oggi è il vero Pozzebon».

Se la staffetta con Simeri non gli è pesata, ecco che si possono aprire anche margini per una coppia d'attacco pesante: «Siamo attaccanti diversi, possiamo coesistere. Spetta al mister. Anche Simeri soffriva il digiuno: Bari è Bari. Oggi è stata una gara totalmente diversa dalle altre, non abbiamo mai forzato la giocata, abbiamo fatto tanto possesso, e abbiamo iniziato l'azione da dietro. Ci sono tante componenti che portano l'attaccante al goal». E su Brienza dice: «Oggi giocando con lui mi sono divertito, abbiamo fraseggiato tanto insieme a Floriano - dice Pozzebon. È bello cercare Ciccio perché è forte tecnicamente. Con lui stiamo insieme tanto anche al di fuori dal campo: grande uomo oltre che grande calciatore».

Una vittoria che riporta il sereno sulla piazza: «È stata una buona risposta davanti al nostro pubblico - è l'analisi di Pozzebon. Dopo due pareggi c'erano un po' di chiacchiere, ma anche in campo abbiamo percepito il gradimento del pubblico. Il campionato, però, è lungo, e ci dovremo misurare su campi difficili. Dobbiamo calarci in questa realtà: sono contento che la squadra oggi abbia dato questa dimostrazione in casa».